Regione Toscana: una nuova strategia per la gestione dei rifiuti

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L’impianto di incenerimento previsto a Casa Passerini non si farà, i rifiuti urbani dell’area centro saranno prima trattati e poi destinati alla futura bioraffineria di Eni a Livorno
Regione Toscana: una nuova strategia per la gestione dei rifiuti

Il 5 luglio 2019, il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, insieme all’Assessore all’ambiente, Federica Fratoni, hanno delineato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, la nuova strategia per la gestione dei rifiuti urbani nella nostra regione.

Si parte dall’idea che l’incenerimento è una modalità di smaltimento dei rifiuti ormai superata, per questo, entro la fine del mese di luglio, sarà rivisto il piano regionale dei rifiuti, per introdurre un’importante modifica, ovvero lo stralcio dell’impianto di incenerimento di Case Passerini.

I rifiuti urbani prodotti nell’area centro, in cui ricadono i comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia, attualmente, quasi per intero, serviti da Alia, saranno destinati, dopo avere ricevuto un adeguato trattamento, alla raffineria Eni di Stagno, a Livorno, dove nascerà una bioraffineria per la produzione di bioetanolo. Al progetto, che prevede un investimento di 250 milioni, se ne affiancheranno altri di miglioramento ambientale dell’area industriale Eni a Stagno.

L’Assessore all’ambiente ha precisato che al posto dell’inceneritore sarà realizzato un impianto di trattamento rifiuti, un impianto intermedio, dove verranno lavorati i rifiuti urbani al fine di renderli utilizzabili in cicli produttivi successivi.

Al momento la Regione Toscana ha firmato alcune intese, con Eni, con Alia e con i comuni di Livorno e Collesalvetti, quest’ultimi coinvolti nei procedimenti autorizzativi per la realizzazione della bioraffineria all’interno dello stabilimento Eni, già esistente.

Il Presidente della Regione ha sottolineato che la Regione rimane disponibile al dialogo per trovare le migliori soluzioni per il territorio.

Tutto questo nell’ottica di implementare, nella nostra regione, l’economia circolare. Il Presidente ricorda come la Regione sia attiva, ormai da diversi mesi, anche nel definire accordi con i rappresentanti dei principali distretti industriali toscani per avviare processi di riciclo dei rifiuti. Al momento, su questo fronte, sono aperti diversi tavoli di trattativa, alcuni in fase più avanzata, altri meno, come ad esempio con il tessile ed il cartario mentre alcuni accordi sono stati trovati con il settore conciario e del vetro.

Questi accordi si rendono sempre più necessari, visto che la Regione prevede, nei prossimi 10 anni, di aumentare del 25%-30% la raccolta differenziata, oltrepassando così la soglia dell’80%; ci sarà, quindi, una quantità maggiore di rifiuti differenziati che dovranno essere re-immessi in nuovi cicli produttivi in modo da garantire un effettivo riciclo degli stessi.

Rimarrà infine una quota residua di rifiuti che non potranno che essere smaltiti, saranno destinati in parte all’incerimento e, in quantità alquanto ridotta, alla discarica, che, secondo le attuali direttive UE sull’economia circolare, dovrà andare quasi a scomparire nei prossimi anni.