REGIONE UMBRIA: ESTERNALIZZAZIONI MILIONARIE IN VISTA” – NOTA DI CARBONARI (M5S)

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Perugia – “Ennesima esternalizzazione determinata dall’Esecutivo regionale per l’assistenza tecnica all’autorità di gestione del Piano di sviluppo rurale che ci vincola potenzialmente per sei anni al costo di milioni di euro”: così Maria Grazia Carbonari (M5s) critica la determinazione di Giunta del 5 marzo scorso che “dovrebbe essere sospesa e ridiscussa nel merito”.

“Durante i miei approfondimenti sui Fondi europei PSR (Programma Sviluppo Rurale) – spiega la consigliera del Movimento 5 stelle – mi sono imbattuta sulla Determinazione dirigenziale 2115 del 5 marzo 2019 avente ad oggetto ‘Affidamento servizio di assistenza tecnica di supporto all’Autorità di Gestione del PSR FEASR Regione Umbria 2014-2020’. Il costo di tale servizio avrebbe ‘importo a base d’asta stimato pari a 1.193.400 euro al netto di IVA’ per 3 anni, rinnovabile per ulteriori 3 anni. Nel frattempo scoppia lo scandalo Concorsopoli e la presidente si dimette, comportando la necessità di andare ad elezioni anticipate. Da quel momento in poi potranno solamente essere attuati atti di ordinaria amministrazione. Ciò nonostante i primi di giugno 2019 viene indetta la gara, così come riportato nella determinazione dirigenziale di marzo. Mi domando quindi, alla luce dei fatti esposti, non sarebbe stato opportuno, quanto meno dal punto di vista politico, sospendere l’indizione della gara? In questo modo, a mio parere, si decide di legare le mani alla prossima Giunta per ben 6 anni. Inoltre è possibile che nella Regione Umbria e nelle sue partecipate non si trovi nessuno in grado di svolgere tale ‘servizio di assistenza tecnica’? Anche ammesso che non si trovasse nessuno, non sarebbe comunque più logico e giusto assumere personale mediante concorso, invece che rischiare che partecipi un ente esterno (privato), che poi potrebbe agire con contratti di subappalto ed affidare a terzi il lavoro effettivo, dove chi ci rimette è solamente chi lavora? Pretenderemo risposte a queste domande. Ritengo pertanto – conclude – che tale ennesima esternalizzazione andrebbe sospesa e ridiscussa nel merito, prima di vincolarci con un contratto della durata potenziale di 6 anni e del costo di milioni di euro