REGIONE VENETO DESTINA 4.850.000 EURO AI PROGETTI DI AFFIDO FAMILIARE E 400.000 EURO AI CONSULTORI SOCIO-EDUCATIVI

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Adozione - infanzia - bambini - genitori - famiglia Foto Romano Magrone. Archivio Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento

ASSESSORE LANZARIN, “NUOVE RISORSE A SOSTEGNO DEI MINORI E DELLE FAMIGLIE”

La Giunta Regionale del Veneto ha approvato su proposta dell’assessore alla Sanità ed ai Servizi Sociali, Manuela Lanzarin, la delibera con cui vengono destinati i fondi a favore degli interventi a tutela dei minori in condizioni di disagio con progetti di affido familiare. I Comuni, o le Aziende Ulss delegate, riceveranno complessivamente 4.850.000 euro per il sostegno dei costi relativi ai 1.315 i minori affidati (il dato comprende i neomaggiorenni in proseguo amministrativo su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria). Con un altro provvedimento, sono stati destinati anche 400.000 euro ai Consultori Familiari Socio-Educativi, previsti dal Piano Socio Sanitario Regionale, accreditati e compresi nell’offerta di servizi.

“La Regione ha destinato complessivamente oltre 5 milioni di euro a sostegno dei minori e delle famiglie, ulteriore intervento nell’ambito dei servizi sociali – sottolinea l’assessore Lanzarin -. Nello specifico, riguardo ai progetti di affido familiare, questi si sono confermati una vera risorsa a beneficio dei minori e delle stesse famiglie in difficoltà. Attraverso i servizi sociali dei Comuni e delle Ulss, la Regione sostiene con un contributo mensile le famiglie che si fanno carico di accogliere questi minori e di seguirli nel percorso educativo. L’istituto, infatti, non contrasta con il diritto del minore a crescere ed essere educato nella sua famiglia ma gli garantisce, quando il suo contesto familiare attraversa situazioni o periodi particolari, di essere tutelato e mantenere il più possibile quella serenità e quell’equilibrio indispensabili. Con questo provvedimento e quello a favore dei 31 Consultori Familiari Socio Educativi, la Regione del Veneto conferma di fornire grande attenzione a tutta la rete dei servizi in ambito sociale”.