Remuzzi: “Meglio vaccinare subito tutte le persone che possiamo con il vaccino che abbiamo”

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“È probabilmente meglio vaccinare subito tutte le persone che possiamo con il vaccino che abbiamo e rimandare il richiamo di tre o quattro mesi, consentendoci di arrivare all’estate”. Così a Buongiorno, su Sky TG24, Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.

“Immaginiamo – ha aggiunto – che d’estate la riduzione del virus si possa ridurre, se vacciniamo tutti con almeno una dose abbiamo una copertura importante. Nella migliore delle ipotesi noi avremo da qui a marzo 15 milioni di dosi di vaccino, probabilmente ne avremo molto meno. Se lo dividiamo in due parti, per il richiamo, diventano pochissime. Per un’immunità che duri nel tempo è importante fare il richiamo, ma non è così importante farlo dopo dodici giorni. Non c’è nessuna differenza nel livello di protezione tra farlo dopo dodici giorni o dopo tre settimane. C’è un grande equivoco sull’efficacia della prima versus la seconda dose: chi si ammala pur essendo vaccinato lo fa nei primi dieci-dodici giorni, quando il sistema immunitario non ha ancora fatto in tempo a reagire al vaccino”.

“Vaccinare nella prima fase gli ultra ottantenni “penso sia molto importante. È molto importante però che vacciniamo anche gli insegnanti. Si deve partire con operatori sanitari, ospiti delle Rsa, persone anziane con comorbidità e insegnanti. Poi si torna alle persone anziane che stanno sostanzialmente bene”.

“La scuola – ha aggiunto – deve riaprire assolutamente, tutta la letteratura internazionale ha dimostrato senza equivoci che i danni di salute del non andare a scuola sono peggiori di qualunque altra cosa che possa succedere a scuola. Certamente però bisogna stare attenti con i trasporti. La possibilità di ammalarsi a scuola è piccola, si deve però vaccinare gli insegnanti, perché loro hanno la possibilità di essere contagiati dai ragazzi”.