Renzi contro Zingaretti e Conte: “Se avessi fatto io un aperitivo a Milano, o avessi detto ‘va tutto bene’?

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Matteo Renzi va all’attacco. Durissimo. “Se avessi fatto io un aperitivo a Milano. Un video al Colosseo, una conferenza stampa per dire è tutto sotto controllo o avessi detto aprire e poi chiudere tutto? Sono cose che hanno fatto altri colleghi politici. Che non critico. Noi siamo stati sempre seri e concentrati sul bene dell’Italia”. Da grillo parlante e disturbatore ad avversario. Non usa mezzi termini il leader di Italia Viva nei confronti di Zingaretti e Conte. In passato li ha stuzzicati, sulla sfiducia al ministro Bonafede ha fatto tremare per qualche ora il governo (anche se solo gli ingenui potevano pensare a uno strappo vero). Oggi si lancia in un’offensiva pesante contro il premier tentenna e il governatore del Lazio, capo del Pd.
Renzi all’attacco di Zingaretti e Conte

Parla di colleghi, dice di non criticarli, ma il senso è chiaro. Nel mirino l’irresponsabile happy hour del fratello di Montalbano ai Navigli e gli annunci ottimistici di Conte sull’allarme sanitario, pochi giorni prima del disastro. Poi punzecchia ancora: “Io spero che il presidente del Consiglio possa davvero recuperare questo impegno. Me lo auguro. Basta divisioni e litigi ma fate il piano shock: 120 miliardi sono una svolta”, dice in diretta su Facebook per presentare il suo ultimo libro La mossa del cavallo. “Penso che l’Italia possa utilizzare la stagione post Covid come la più grande opportunità di questo meraviglioso Paese per cambiare tutto. Ora o mai più. Abbiamo uno spazio pazzesco di rilancio del Paese, abbiamo i soldi, le idee, le energie, fantasia”.