Renzi non vuole più Conte, verso lo scontro in Aula

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Roma – Matteo Renzi ha sfidato Giuseppe Conte: il leader di Italia Viva non lo vuole più come premier e il diretto interessato dovrà dimostrare di fare a meno in Senato delle truppe cammellate dell’ex segretario Pd. Il disegno ormai è chiaro – come riportano gli scenaristi più accreditati: il leader di Iv non vuole fare cadere il governo ma Conte, sostituendolo magari con un big dem. Anche alla luce dei nuovi risultati elettorali, che accentuano e conclamano il fatto che il M5S è maggioranza relativa in Aula ma assolutamente minoranza nelle urne, anche rispetto al Pd.
“Se ci sono i Responsabili, andremo all’opposizione”

Insomma, lo strappo sulla prescrizione non era un tatticismo per alzare l’asticella, magari in vista delle prossime nomine di Stato. Al di là della sfiducia al grillino Bonafede, Renzi non vuole Conte premier. Certo, in tanti obiettano che non ha i numeri per fare la voce grossa (anche se Iv continua a “crescere”, nel senso che ingrossa le fila in Aula). Evidentemente l’ex premier sa che i famigerati Responsabili, pronti ad andare in soccorso della maggioranza giallofucsia, a cui Conte dà la caccia da giorni non ci stanno. E se invece i numeri Conte dovesse averli, Renzi non batte ciglio: “Andremo all’opposizione“. Insomma, come fa presente anche il presidente del Consiglio, lo scontro finale si consumerà in Parlamento. E a tal proposito Conte ostenta sicurezza, dicendosi “pronto alla verifica”.
Altri due parlamentari (un dem e una LeU) passano a Italia Viva

Se è vero che i giallofucsia trovano l’accordo sul decreto intercettazioni, Italia Viva fa la sua campagna acquisti e incassa altri due parlamentari, ora ha 30 deputati e 18 senatori. Iv voterà la fiducia sul Milleproroghe ma avverte: “Chi forza a colpi di emendamento spacca la maggioranza”. Intanto Tommaso Cerno (senatore Pd) e Michela Rostan (deputata di LeU) aderiscono a Italia Viva. “Per una settimana quasi tutti i media scrivono: Italia Viva perde pezzi. Poi si riunisce il Parlamento e siamo +2 rispetto a una settimana fa (benvenuta Michela, benvenuto Tommaso)“, esulta Renzi su Facebook, sottolineando: “Più ci attaccano, più cresciamo. Sarebbe bello parlare della realtà e non inseguire le fake news”.

Occhi puntati quindi su quello che Renzi dirà stasera da Vespa a Porta a Porta. Magari annuncerà una mozione di sfiducia a Conte, oppure chiederà qualcosa che i giallofucsia non possono dargli, portandoli allo strappo irreversibile, magari chiedendo l’abolizione del reddito di cittadinanza (cavallo di battaglia dei 5 Stelle). Staremo a vedere.

Adolfo Spezzaferro