Renzi:”La vera storia della flessibilità europea e della Grecia”

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Caro direttore,
nella rubrica L`Infedele (Venerdì del 10 aprile. Quando la Grecia ci chiedeva aiuto) Gad Lerner offre ai suoi lettori una ricostruzione falsa dei rapporti tra Italia e Grecia e resto d`Europa nel 2015.

L`Italia aveva utilizzato il semestre di presidenza del 2014 per ottenere la flessibilità. Un successo storico che ci ha permesso di avere i margini per passare dal -2 per cento di Pil, media dei governi Monti e Letta, al 1,7 dell`ultimo anno di governo Pd.

Noi eravamo i primi sostenitori di una linea anti-rigore. Tsipras è salito al potere con una dura piattaforma anti-austerity ma ha dovuto trovare accordi con Bruxelles. Quando il premier greco si e schiacciato sulle posizioni populiste di Varoufakis non lo abbiamo sostenuto, quando ha cercato un accordo, prendendo impegni seri (tra cui: aumentare le tasse ai ricchi armatori e impedire le baby pensioni), siamo stati al suo fianco.

Nella notte decisiva, in un drammatico Consiglio Europeo del luglio 2015, lo scontro fu durissimo. Da un lato soprattutto Merkel e Rutte, che erano pronti a cacciare la Grecia dall`Unione. Dall`altro Hollande e il sottoscritto a difendere a spada tratta la Grecia.

Ero accanto ad Alexis non solo nella riunione formale, dove Italia e Grecia sono sempre accanto, ma anche nella disposizione dei tavoli della cena: in più di una circostanza Tsipras usci per riunirsi con i suoi, lasciandomi l`onere di difenderlo in caso di attacchi in sua assenza. In quella sede l`Italia sottolineò come la Grecia avesse un debito pubblico molto elevato, ma ricordammo a tutti che l`Europa aveva un debito ancora più grande con la civiltà, la cultura e la filosofia greca. Non avremmo mai permesso a nessuno di cacciare Atene.

Questa la realtà dei fatti. Possono testimoniarlo, nell`ordine, Alexis Tsipras, Angela Merkel, Mark Rutte, Francois Hollande.

Matteo Renzi, senatore e fondatore di Italia Viva