Richieste dei gestori di discoteche dopo la chiusura. Alcune riflessioni

0
67
RAFFA

Sono giovane, ho 27 anni e mi piace la musica, però pensare di concedere alle discoteche gli stessi sgravi fiscali ed iva ridotta equiparandole ai teatri mi sembra una richiesta sinceramente senza senso (vabbè gestori delle discoteche, diciamo che “c’avete provato”).

– Come mai la stessa associazione di categoria nel 2017 dichiarava che il volume d’affari generato dalle discoteche era di 1,1 miliardi di euro (lo dicevano loro stessi durante il loro XXXII Congresso Nazionale e lo mettevano pure per iscritto). Negli anni successivi lamentavano perdite ed una crisi profonda chiedendo normative più favorevoli (maggiori orari di apertura la notte…). Oggi, al momento di chiedere aiuti per i danni subiti, dichiarano che il giro di affari ed i danni ammontano a 4 miliardi. Sarà che sono pignola, ma i conti non tornano.

– “Siamo disposti a ritirare il ricorso al Tar se ci sarà un impegno per aiutare le discoteche” dice l’associazione di categoria dei gestori. Un applauso al Ministro Patuanelli che ha invece interrotto il tavolo di confronto fino a che il Tar non avrà deciso. Non siamo al mercato ed in tribunale si va per chiedere giustizia non per contrattare con il governo. Potete togliervi dalla testa questi atteggiamenti.

Come tutti gli imprenditori riceveranno gli aiuti sulla base delle perdite di fatturato reale (quello su cui avete pagato le tasse). Lo Stato tutela gli imprenditori seri ed onesti (e sono tanti tra voi), non c’è spazio per i furbetti.

p.s. Intanto visto che mi hanno avvisato solo all’ultimo di un ritardo ad un appuntamento di lavoro, io ne approfitto per dare un’occhiata ai negozi della mia città in periodo di saldi

Angela Raffa