Ricordo di Amintore Fanfani, a lui intitolata una sala del palazzo del Pegaso

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Firenze – Doppio appuntamento per il Consiglio regionale, mercoledì 20 novembre, per ricordare Amintore Fanfani a venti anni dalla morte. La mattina alle 12, si svolgerà la cerimonia di intitolazione di una sala di rappresentanza del palazzo del Pegaso all’uomo di stato e di governo. Nel corso di questa legislatura, l’Assemblea toscana ha dedicato alcuni spazi a figure di grandi politici toscani come Calamandrei, Spadolini, Ciampi e ora, appunto, Fanfani. Gli interventi saranno affidati al presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, alla vicepresidente Lucia De Robertis, e Piero Roggi, docente dell’Università degli Studi di Firenze. Alla cerimonia prenderanno parte anche i familiari dello statitsta.

Nel pomeriggio alle 17 ad Arezzo, presso la sala Giustizia del Palazzo Vescovile, si terrà il convegno “Amintore Fanfani protagonista di 50 anni della storia d’Italia”, con l’intervento introduttivo di Lucia De Robertis (“Il Consiglio regionale della Toscana in ricordo di Amintore Fanfani”), e le relazioni della docente alla Bocconi di Milano, Monika Poettinger (“Amintore Fanfani, storico del domani”) e dell’onorevole Pierluigi Castagnetti, ultimo segretario del Partito popolare italiano (“Fanfani uomo di Stato e di Governo”). A moderare l’incontro sarà la giornalista Elisabetta Giudrinetti.

“Ricordando Fanfani a venti anni dalla scomparsa – ha commentato la vicepresidente De Robertis – il Consiglio regionale non soltanto rende il giusto omaggio a un grande toscano, che ha partecipato alla costruzione dell’Italia Democratica e Repubblicana, ma pone il dovere della memoria e del confronto, per le istituzioni e la comunità regionale, col pensiero e con l’agire di coloro che, nel servizio politico e istituzionale, hanno elaborato e realizzato fondamentali iniziative per il progresso del Paese. Perché in una riflessione, seria, direi scientifica, dell’azione politica di chi ci ha preceduto, risiede una parte, importante, della capacità di assumere le buone scelte nel governo della cosa pubblica”.