Ricorrenze: a Milano si festeggia il 60° compleanno del Pirellone

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Auguri palazzo Pirelli per i tuoi 60 anni. Considerato al tempo della sua costruzione una delle opere rivoluzionarie e innovatrici a livello architettonico della città meneghina, oggi il Pirellone non è più certamente né il grattacielo più alto né il più tecnologico della città, ma rimane il più simbolico.

Simbolo del boom economico italiano degli anni ’60, il capolavoro di Gio Ponti ha ancora tantissimo da raccontare, attraverso quella sua forma “slanciata”, che lo rende davvero molto sottile ai lati donandogli una leggerezza per l’epoca davvero unica. Un’opera straordinaria anche nella progettazione, dal momento che l’obiettivo principale di ponti fu la piacevolezza del lavorarci all’interno e la qualità dei suoi interni, per questo l’architetto italiano disegnò ogni dettaglio e oggetto, dai tavoli alle sedie passando perfino per i servizi di piatti e quelli da caffè.

Come rivela il nome, fu proprio il gruppo industriale Pirelli a commissionare il lavoro con l’intento di trasferire gli uffici allora localizzati in viale Abruzzi in una zona prestigiosa e strategica, essendo a ridosso della stazione Centrale di Milano.

Solo successivamente il palazzo è divenuto sede della Giunta regionale della Lombardia che, proprio insieme a Fondazione Pirelli, ha deciso di realizzare una mostra al suo interno in onore di questo importante traguardo, che sarà aperta al pubblico nel 2021, ovviamente Covid permettendo. A questo, si aggiunge un bellissimo volume cartaceo, in vendita nelle librerie dallo scorso 16 dicembre, “Storie del Grattacielo. I 60 anni del Pirellone tra cultura industriale e attività istituzionali di regione Lombardia” edito da Marsilio e curato da Fondazione Pirelli e Alessandro Colombo.