Lavorare per 2 o 3 euro l’ora è già di per sé uno scandalo e uno sfruttamento ma se a questo si aggiunge una forma di caporalato, allora la situazione diventa ancora più grave e occorre intervenire al più presto.
È inaccettabile che i lavoratori delle consegne a domicilio cedano il loro account in cambio del 20% su ogni consegna.
Fenomeni del genere devono essere fermati con ogni mezzo: serve tolleranza zero verso le aziende così come una maggiore regolamentazione del settore.
L’introduzione del salario minimo, sia a livello nazionale sia europeo, costituisce un passo avanti importante per dare maggiori garanzie ai tanti lavoratori che al momento sono privi delle tutele minime.
Un punto di partenza per una vita più dignitosa, una maggiore equità e pari opportunità per tutti i cittadini.
