Rifiuti e rinnovabili, Podere Rota premiata da Legambiente grazie alla captazione del biogas

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C’è anche la discarica di Podere Rota, gestita da Csai a Terranuova Bracciolini, tra le 280 buone pratiche di integrazione delle rinnovabili nel territorio, raccolte da Legambiente sul sito comunirinnovabili.it e presentate in occasione dell’ultimo report Comunità rinnovabili elaborato dal Cigno verde: un risultato raggiunto grazie all’impianto di captazione del biogas prodotto dalla degradazione dei rifiuti organici deposti nei moduli di discarica.

«Grazie al nostro impianto di recupero – dettagliano da Csai – nel 2019 sono stati captati ben 11.979.511 m3 di biogas di discarica, fonte rinnovabile che convertita in energia elettrica, grazie a 4 motori di cogenerazione, ha prodotto ben 20.763.312 di KWh, pari al fabbisogno elettrico medio annuo di circa 7.500 utenze domestiche, l’equivalente cioè di un comune di 20.000 abitanti. Grazie al recupero del biogas, sempre nel 2019, abbiamo avuto una riduzione di emissioni di gas serra in atmosfera pari a 42.157 tonnellate di CO2 equivalente. Parimenti le tonnellate di petrolio risparmiate per produrre l’equivalente energia con combustibili fossili sono state pari a 3.882 Tep».

Nel merito, è bene ricordare che il biogas di discarica è di origine biogenica (provenendo dalla degradazione della matrice organica dei rifiuti, che avverrebbe in ogni caso) quindi, indipendentemente dal recupero o meno «tali emissioni non sono aggiuntive rispetto ai limiti fissati dal Protocollo di Kyoto». Ma se il biogas viene intercettato prima che si disperda in atmosfera e viene bruciato, il risultato sarà la produzione di energia rinnovabili e l’emissioni di CO2 di origine naturale: in questo modo con «la conversione del metano in anidride carbonica – e ovviamente in energia – si riduce il potenziale effetto serra di 21 volte. Quindi non solo non si aggiunge niente in atmosfera rispetto a ciò che avverrebbe naturalmente ma addirittura si ha una consistente sottrazione di gas climalteranti», concludono da Csai.