La riforma delle pensioni nella Manovra 2022, con l’eventuale varo di ‘Quota 102 e 104’ tra il 2022 e il 2023 riguarderebbe solo 10mila lavoratori e sarebbe una “misura inutile”. Lo rileva un’analisi dell’osservatorio Previdenza della Fondazione Di Vittorio e della Cgil Nazionale. Una stima che è stata ricavata proiettando nel prossimo biennio i dati relativi a chi ha usufruito finora di ‘Quota 100’ e assumendo i nuovi vincoli anagrafici previsti dalla nuova norma: 64 e 66 anni. “È necessario che il Governo ci convochi nei prossimi giorni e si dichiari disponibile ad aumentare sensibilmente le risorse previste nella prossima legge di Bilancio per la previdenza, attualmente pari alla cifra ‘simbolica’ di 602 milioni, e avanzi proposte che tengano conto dei contenuti della nostra Piattaforma unitaria” afferma il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli.



