Rischio amianto in Umbria

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A LANCIARE L’ALLARME SUL RISCHIO AMIANTO NELLA REGIONE UMBRIA, IL PRESIDENTE ONA, L’AVV. EZIO BONANNI

Il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto esprime soddisfazione per l’intervento del coordinatore regionale di Cambiamo Umbria, Aldo Tracchegiani, che ha richiesto

“mappature e contromisure urgenti”. “Come Ona, in più occasioni, abbiamo richiesto interventi e mappature per la tutela dei cittadini” – afferma Bonanni, che lancia l’allarme epidemia di patologie asbesto correlate in Umbria – “solo nel 2018 ci sono stati 30 casi di mesotelioma, 50 di cancro del polmone, per la sola esposizione ad amianto; 30 di asbestosi ed oltre 100 casi per tumore delle ovaie, della laringe e degli altri organi del tratto respiratorio e gastrointestinale, con un indice di mortalità, tenendo conto di tutte le patologie, di circa 120 persone”.

“Dati – prosegue il presidente ONA – in linea con le già allarmanti rilevazioni del 2017, mentre il Registro Mesoteliomi è fermo al 2015 (VI Rapporto). Come Osservatorio Nazionale Amianto siamo pronti a livello nazionale e regionale a sostenere questa battaglia a tutela dei cittadini per avere delle risposte riguardo un silenzio durato troppi anni e per questo invitiamo le istituzioni a intervenire in modo deciso”.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, in Umbria, fin dal 2008, ha svolto attività di assistenza tecnica, medica e legale in favore dei cittadini e lavoratori esposti ad amianto, e vittime della fibra killer, anche attraverso lo sportello amianto on-line regione Umbria ONA ONLUS: sono stati assistiti, nel corso degli anni, più di 1000 cittadini umbri, anche grazie all’attività del coordinatore regionale Dott. Niccolò Francesconi, e a tutto il gruppo dirigente locale, che ha agito in perfetta sintonia con la presidenza dell’associazione.

Già nel luglio 2016, in occasione di una seduta della seconda Commissione, presieduta da Eros Brega, per un’audizione con il direttore generale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi e con il presidente dell’Osservatorio sulla questione relativa alla:

“Presenza di amianto all’interno degli stabilimenti Thyssenkrupp di Terni e Sgl Carbon di Narni. Possibilità di anticipato ritiro dal lavoro a beneficio delle maestranze per lungo tempo esposte a tale materiale”, sollecitata da un’interrogazione dei consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, Bonanni aveva sottolineato “la sussistenza di ulteriori siti a rischio amianto, in particolare le Officine Grandi Riparazioni di Foligno presso le quali il personale delle Ferrovie dello Stato era stato esposto ad amianto con conseguente fenomeno epidemico di patologie asbesto correlate anche tra i ferrovieri”.

Nei successivi interventi, il presidente ONA ha denunciato anche il mancato riconoscimento dei benefici amianto ai lavoratori delle Ferrovie dello Stato in Umbria, come condizione generalizzata estesa anche ai siti Thyssenkrupp di Terni e Sgl Carbon di Narni, e con richiesta dell’Osservatorio Nazionale di emissione di atti di indirizzo governativi diretti all’INAIL, per ottenere il riconoscimento dei benefici amianto in favore dei lavoratori esposti.

“Speriamo che la Regione Umbria, finalmente, accolga la richiesta di ONA, e al pari del Governo nazionale si possa giungere a definire la vertenza amianto in Umbria, in caso contrario proseguiremo le nostre azioni di sensibilizzazione e di mobilitazione nel territorio, così come nel resto d’Italia”, conclude.
SPORTELLO AMIANTO ONA

È operativo in Umbria lo Sportello Amianto ONA che assiste gratuitamente tutti coloro che ne fanno richiesta attraverso il numero verde gratuito 800 034 294 e attraverso il sito istituzionale attraverso il quale chiedere consulenze tecniche, mediche e legali totalmente gratuite.