Vogliamo parlare del resto? Partiamo dalle tasse: dicono le aumentiamo. FALSO. Noi cancelliamo l’aumento dell’IVA e delle accise sui carburanti previsto per il 2020. E tagliamo le tasse sugli stipendi. In tutto facciamo un taglio delle tasse di 26 miliardi. 26 miliardi!
Qualcuno dirà: “Eh ma si tratta della cancellazione di un aumento previsto. Chi vuoi che se ne accorga?” Se dal 1° gennaio l’aliquota del 10% passasse al 13 (+9 mld) e quella del 22% passasse al 25,2 (+14 mld), io me ne accorgerei. Voi no? Con questa operazione evitiamo che sulle famiglie cada una tassa da 540 euro l’anno. Aiutando i consumatori, evitiamo danni alle imprese del commercio.
Eppure dicono che questa manovra di bilancio non avrebbe un’anima, un cuore. A me stanno a cuore i lavoratori. Dal 1 luglio, lo stipendio netto sarà più alto per redditi medio bassi perché tagliamo le tasse. Più soldi ai lavoratori a parità di costo per le imprese. Chiaro, no? E non finisce qui. Perché noi, che secondo alcuni siamo quelli che sanno soltanto tassare, riduciamo la cedolare secca sugli affitti a canone concordato dal 15 al 10%. In modo permanente. Perché noi le tasse le tagliamo sul serio”.
