Roma è stata spolpata per anni da un clan di criminali che ha inquinato ogni cosa, persino le menti

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La corruzione dilagava, ma nessuno della “grande” stampa di sistema lo diceva. Quindi, incredibile ma vero, nessuno lo sapeva.
Il Comune era in bancarotta, le partecipate al collasso, la rete idrica un colabrodo, le strade senza alcuna manutenzione, le case popolari erano occupate o assegnate ad amici o parenti. In più c’erano i clan dei Casamonica e degli Spada che la facevano da padroni, forti anche delle loro conoscenze illustri.
Solo in pochi osavano parlare, inascoltati.
Poi è arrivata la magistratura con l’inchiesta denominata Mafia Capitale che ha fatto improvvisamente aprire gli occhi a tutti.
D’incanto tutta quella merda di cui abbiamo appreso dalle intercettazioni è apparsa nella sua gigantesca flatulenza.
Che tutto questo oggi si chiami “associazione a delinquere” e non “mafia” non cambia le cose. Un’associazione a delinquere che pervade i gangli dell’amministrazione, inquina le procedure per i servizi per i cittadini e traffica con gli esseri umani per lucro; merda era prima e merda rimane anche oggi.
È in questo contesto che la nostra Virginia Raggi e il nostro M5S si sono trovati a gestire la città.
Credo che nessuno possa capirlo senza averlo vissuto in prima persona.
Eppure Virginia e il M5S hanno riportato il sereno a Roma. Nonostante tutto, nonostante le immani difficoltà.
E voglio ricordare solo una cosa, la più ovvia. Virginia ha riportato la legalità a Roma nell’uso del denaro pubblico. Ha riportato a Roma le gare pubbliche. E per questo è stata attaccata e attaccata e attaccata, fin dal primo giorno, da prima ancora che iniziasse a lavorare. E capisco bene che cosa significhi, perché ci sono passato.
Difendere Virginia è difendere la legalità. È difendere il valore congenito del MoVimento 5 Stelle.
Chi non lo fa o è colluso o non ha capito nulla.