La vicenda della Multiservizi di #Roma è un caso emblematico che non fa altro che aumentare la stima che ho per il lavoro di Virginia Raggi e della sua squadra. Intraprendere percorsi complessi per risolvere problemi incancreniti da anni nella capitale è sinonimo di grande coraggio e di una presa di responsabilità politica che non vedevamo da anni nella gestione della cosa pubblica.
La Multiservizi Roma SPA è una società che si occupa, tra le varie cose, di gestire: le attività di pulizia, accompagnamento, assistenza all’interno delle scuole e sui pulmini del trasporto pubblico scolastico. Il socio di maggioranza non è il comune di Roma ma AMA (per il 51%). Questo sistema di scatole cinesi non ha di certo facilitato la gestione del servizio da parte dell’amministrazione capitolina. Inoltre il contratto di servizio era in proroga da diversi anni. In poche parole nessun predecessore della Raggi ha mai avuto il coraggio e la volontà di sistemare questa situazione annosa. C’è voluta l’esile Virginia per mettere un punto e affrontare il problema. La Sindaca era ben consapevole del fatto che questo vaso di pandora avrebbe scatenato il caos e che le soluzioni sarebbero state criticate e combattute a prescindere dalla loro efficacia, ma non per questo si è tirata indietro. Ritrovarsi tra gli opportunisti politici di turno sempre pronti a fare passerelle e sciacallare sul disagio dei lavoratori e i sindacati che chiedevano un internalizzazione del servizio e dei dipendenti (cosa legalmente impossibile), non è stato facile.
Solo pochi giorni fa il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) ha respinto tutti i ricorsi contro il progetto della Giunta Raggi che prevede la chiusura del capitolo Multiservizi Roma SPA e la creazione di una società sana controllata al 51% dal Comune di Roma. Questa soluzione consentirà l’assorbimento di tutti i lavoratori dandogli la certezza di un posto non minacciato quotidianamente dall’instabilità di proroghe di breve periodo. Inoltre ci sarà un aumento del volume di attività per i servizi generali svolti, principalmente nelle scuole con un incremento di circa 300 mila ore di lavoro.
Un vecchio detto dice “Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”. Molti in questa vicenda hanno fatto rumore ma in pochi hanno lavorato alle soluzioni.
Grazie Virginia per il lavoro che ogni giorno svolgi.
