Roma, manca il personale: ferma per 4 ore tutta la linea della metro C

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Dopo quasi 4 ore di stop su tutta la tratta, dovuto all’assenza del personale necessario, la Metro C di Roma ha aperto il servizio sull’intera linea da Pantano a San Giovanni. Secondo quanto si è appreso, stamattina la linea non è entrata in funzione perché mancava il personale e non si raggiungeva il numero necessario per tenerla aperta. L’Atac è al lavoro per cercare di risolvere il problema. In una nota l’Azienda ha poi fatto sapere che svolgerà “accertamenti approfonditi per chiarire le ragioni che hanno provocato la mancata apertura della linea C della metropolitana per indisponibilità di personale”. Inoltre, spiega: “Il numero di agenti di stazione presenti a inizio turno, infatti, non era sufficiente per garantire l’esercizio in sicurezza della linea. Atac sta controllando i documenti giustificativi giunti in azienda da parte del personale assente, anche per valutare eventuali azioni davanti alle autorità”. Codacons: “Pronti a esposto in procura” “Un episodio gravissimo che porterà a conseguenze pesanti per i responsabili”. Lo afferma il Codacons che, stando a quanto si legge in una nota, “”sta preparando un esposto in procura sulla chiusura improvvisa della metro C a Roma“.”È inaccettabile che in una metropoli come Roma una intera linea della metropolitana si fermi per carenza di personale – afferma il presidente Carlo Rienzi -. Una situazione che configura l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio, e apre il fronte civilistico in favore degli utenti privati immotivatamente di un servizio per cui avevano pagato un regolare abbonamento”. “Per tale motivo il Codacons presenta oggi un esposto alla procura della Repubblica di Roma, in cui si chiede di aprire una indagine sull’accaduto per la fattispecie di interruzione di pubblico servizio, accertando le responsabilità connesse alla chiusura della linea C. L’associazione chiede inoltre ad Atac e Comune di Roma di prevedere indennizzi per tutti gli abbonati anche allo scopo di evitare iniziative legali da parte degli utenti danneggiati””, conclude la nota.