Roma, Rutelli: “Accanto al candidato sindaco servono 100 persone”

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L’ex-sindaco di Roma, Francesco Rutelli, ha parlato del futuro della Capitale in un’intervista sul Messaggero: “Quando vedremo il volto di chi si candida a sindaco occorrerà allargare l’inquadratura. Se sarà solo, o sola, non avremo speranza. Ritroveremo entusiasmo solo se il candidato sindaco avrà accanto 100 persone in possesso delle competenze per far ripartire la città in tutti i comparti a partire da investimenti, mobilità, manutenzione, rifiuti, servizi digitali. O partono un grande progetto e una grande squadra per amministrare la città, oppure la crisi può essere terribile – osserva – chi guiderà il Campidoglio dovrà esigere dal governo nuovi strumenti e risorse, attuando finalmente la norma Costituzionale sulla Capitale d’Italia, proprio nel suo 150esimo anniversario, il 2021. Occorre convincere tutti gli italiani, attraverso il Parlamento, che è interesse nazionale. Non basterà lamentarsi: occorrono un progetto ambizioso, una squadra qualificata, una larga condivisione civica. Rifondare la regìa pubblica di Roma è una sfida per tutta la comunità cittadina, un servizio al Paese, e non certo affare di un uomo o donna soli al comando. Mentre si torna a discutere di modelli urbanistici città compatta contro città diffusa, o viceversa, Roma rimane unica – spiega – è sia diffusa (quasi tre quarti del territorio comunale è verde o agricolo) che compatta (per il suo patrimonio storico-artistico ineguagliabile, e le funzioni direzionali e residenziali). Roma deve spiccare il salto digitale – rileva – servizi semplificati, trasparenti e veloci ai cittadini, riduzione delle differenze sociali e di quartiere, traffico più fluido, controllo delle manutenzioni, più informazioni ai cittadini. I tre assi del Piano regolatore sono validi: trasporto su ferro; direttrici ambientali verdi; nuove centralità, cioè quello che è mancato, con investimenti per funzioni qualificate, insediamenti produttivi, cultura, nuova occupazione nei quadranti periferici. Inoltre restituire poteri e risorse ai municipi, indispensabili per il coinvolgimento dei cittadini”.