ROMA, VERDI: EMERGENZA RIFIUTI RICHIEDE IMPIANTI E PORTA A PORTA, NO IMMONDEZZA

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Roma, Verdi: Emergenza rifiuti richiede impianti e porta a porta, no immondezzai Roma, 8 set. (LaPresse) – “In una città come Roma, in cui la municipalizzata AMA di fatto non dispone di impianti di trattamento ed in cui la raccolta porta a porta è al palo, è assurdo e paradossale che il dibattito sull’emergenza rifiuti riparta ancora una volta dal tema del sito di stoccaggio” – così Nando Bonessio e Guglielmo Calcerano, rispettivamente copratavoce dei Verdi di Roma e Lazio ed esponenti di Europa Verde – “Il Ministro Costa in una intervista ha dichiarato che Roma, per uscire dall’emergenza, deve dotarsi di un sito di stoccaggio temporaneo dei rifiuti, rilanciando un’idea già sponsorizzata dal Presidente della Regione Zingaretti. Ma, al di là della terminologia, sito di stoccaggio o discarica, il punto non è questo. Da Costa, Zingaretti e Raggi ci aspettiamo di sapere quando e dove intendono realizzare gli impianti di trattamento necessari ad un sistema circolare; se vogliono far funzionare l’attuale modello pubblico incentrato su AMA o se si vuole surrettiziamente aprire ai capitali privati, mettendo il mercato dei rifiuti di Roma nelle mani di ACEA; se intendono ridurre la produzione di rifiuti mediante un sistema di incentivi e disincentivi; e poi chiediamo un piano industriale che punti a portare la raccolta differenziata di Roma, quella vera, porta-a-porta con tariffa puntuale, agli standard percentuali europei. Ragionare dell’ennesimo immondezzaio di Roma, provvisorio o meno, significa ancora una volta voler costruire la casa dal tetto e prendere in giro i cittadini”