Rosato: “De Luca il nostro candidato”

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I renziani sono pronti a dare battaglia alle Regionali e a rifarsi sul Partito Democratico che, da maggiore forza politica del centrosinistra, continua a trattarli con sufficienza. La Cenerentola del centrosinistra, in Campania, sta per prendersi la propria rivincita: il governatore Vincenzo De Luca, alle Regionali, il valzer lo balla con Italia Viva che per prima e più di chiunque altro lo ha sostenuto nella ricandidatura a presidente. A fare da voce narrante nel racconto di questi giorni di campagna elettorale con Cronache è Ettore Rosato, presidente di Iv.

De Luca è dato per favorito, pensa sia tutto merito suo o anche demerito degli avversari?
C’è sempre un mix, ma parliamo di sondaggi e si vota tra due mesi. Il consenso va costruito, conservato e trasformato in voti, non gongoliamo sui sondaggi.

A tenere banco in queste set­timane sono più le polemi­che tra i candidati, con toni aspri, che le proposte per il futuro della Campania. Ma i programmi esistono?
E’ vero, ma noi pensiamo che accanto alla continuità po­sitiva sulle cose fatte da De Luca negli anni bisogna pre­mere l’acceleratore in alcune direzioni: la ripresa econo­mica non può essere basata solo su misure assistenziali, sono gli investimenti pubblici la vera molla per far riparti­re l’economia in settori for­temente compromessi come quello del turismo. Al centro de! programma ci deve essere una lettura diversa del ruolo di Napoli che deve diventarea tutti gli effetti la Capitale europea del Mediterraneo. Questo suo ruolo, complice la cattiva amministrazione di questi anni, si è perso via via e va recuperato con forza. Noi su questo siamo impegnati.

Italia Viva è in crescita, non la impensierisce che tra le nuove adesioni la maggior parte sia di esponenti che fino a qualche giorno fa era­no nel centrodestra e at­taccavano De Luca?
Ognuno di noi ha una sua storia. Noi non costruiamo liste, ma un partito con cit­tadini, amministratori, diri­genti, quello che ci unisce è la visione del futuro.

E questa è la lettura “ro­mantica”, ma esistono an­che i trasformisti e il Pd è preoccupato che nelle liste collegate al presiden­te, questi possano avere la meglio…
Non credo che De Luca abbia bisogno di indicazio­ni né nostre né degli altri. Una coalizione deve avere senso e le liste non devono essere artificiali, ma frutto di un messaggio di diversità che si vuole rappresentare. Noi di Italia Viva siamo un partito e non una lista elet­torale. Quello che chiedia­mo è di fare una riflessione sul programma affinché sia ampiamente condiviso. L’impostazione che De Luca ha dato non mi sembra possa preoccupare.

Del resto possiamo dirlo che De Luca è più il vostro candidato che quello del PD?
Vero (ride ironico, ndr)

E’ per questo che per primi avete risposto per le rime a Caldoro che lo ha accusato di essere sostenuto da clan? Ha seguito la vicenda?
Non rispondo per le rime a Caldoro, il che sarebbe fin troppo facile. Ma penso che chi si candida a rappresenta­re i cittadini debba utilizzare linguaggi e metodi adeguati all’impegno che vuole assu­mere. Slogan urlati e offensivi non risolvono problemi, del resto Caldoro non si è impe­gnato neanche negli anni in cui ha avuto la responsabilità del governo della Regione.

Cinque anni fa, a tre gior­ni dal voto, la commissio­ne parlamentare Antimafia rese pubblica una lista con i nomi degli “impresentabi­li”: all’epoca anche il gover­natore venne definito tale, nonostante il governo ‘ami­co’. Crede abbia senso, in quest’ottica e non solo, par­lare di liste pulite?
Ha molto senso parlarne per­ché le liste devono essere fat­te in base alla normativa e in base al buon senso. Le candi­dature devono essere quelle di persone che possono dare un contributo positivo alla collet­tività. Detto questo, noi sare­mo decisamente all’opposizio­ne di chiunque possa pensare di utilizzare il giustizialismo come arma di distruzione po­litica delle persone. Siamo e saremo sempre alternativi.

Prima parlava del ruolo di Napoli, l’anno prossimo si voterà per le Amministrati­ve. Qual è l’orientamento di Italia Viva?
Adesso siamo concentrati sulle Regionali e contiamo di dare un contributo forte a De Luca. Dal giorno dopo saremo impegnati a non fallire su un appuntamento che riguar­da il futuro dei napoletani e di una meravigliosa città. Il dibattito su questo non può ridursi alla sola vicenda degli schieramenti politici.

Eppure il premier Conte e Zingaretti auspicano che in futuro possa ripetersi sui territori l’alleanza gialloros­sa. Sarete della partita?
Mi sembra che col M5S siamo giustamente contrapposti in Regione e poi un grillino al governo della città lo abbia­mo già avuto in questi anni.

In molti pensano che a bre­ve nascerà Forza Italia Viva, dopo i berlusconiani che stanno passando con voi potrebbero arrivare anche molti i moderati vicini al centrodestra…
I moderati stanno già co­struendo in Italia Viva, tutto il resto sono fantasie giornali­stiche a cui non vogliamo es­sere associati.

Ultima cosa, il governo re­sterà in piedi nonostante i costanti scontri interni alla maggioranza?
Ogni volta che vedo problemi in maggioranza, problemi in cui spesso noi siamo in mi­noranza a portare avanti po­sizioni riformiste, mi viene in mente che se questo governo non fosse nato, probabilmente a gestire la pandemia sarebbe stato Salvini, un Bolsonaro in salsa italiana. Così mi faccio una ragione delle difficoltà che ci sono e andiamo avan­ti”.