Rosato: “Italia Viva vuole la riforma ma nella legge c’è il nulla”

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Il principale nemico del l’autonomia è Matteo. Renzi. In estrema sintesi, è questo il concetto diventato notizia dopo I’ultimo vertice di maggioranza e il nuovo stop alla riforma. Ci prova Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, il «partito di Renzi», a fare chiarezza, assicurando che «l’autonomia noi la vogliamo», ma specificando che dovrà essere fatta «bene e in tempi certi».

Presidente Rosato, il governatore Luca Zaia ha definito «raccapricciante» l’ennesimo ritardo sull’autonomia. E consiglieri regionali vicini al governatore del Veneto parlano di «guerra al Nord». Voi di Italia Vira siete i principali indiziati. Cos’ha da dire?
«Intanto che mi dispiace che Zaia si ricordi dell’autonomia in modo così puntuale dopo il letargo di 15 mesi dovuto alla presenza di Salvini al governo. Quanto a noi, abbiamo posto alcune questioni di merito ma solo per arrivare a una riforma condivisa ed efficace».

È vero che non siete stati invitati a una riunione tecnica sull’autonomia?
«Il problema non è questo. lI problema è che mi sembra che ci sia qualche ministro interessato più alla sua visibilità che al superamento delle questioni che abbiamo posto».

Si riferisce a Boccia?
«Ribadisco, qualche ministro»

Beh, è risaputo che tra Renzi e Boccia non corra buon sangue…
«Il problema personale è una cosa, le obiezioni sui lato tecnico riguardano il Paese».

Si è parlato di questioni di merito relative alla legge quadro. Quali sono?
«Dal calcolo di fabbisogni standard e livelli essenziali delle prestazioni all’inclusione della capacità fiscale per meglio tener conto delle differenze territoriali; dalla effettiva necessità di nuove assunzioni Mef (piuttosto che cercare sinergie con Sose, la società del Mef che già si occupa della materia) alla richiesta di dare un ruolo più centrale alla già esistente Commissione tecnica per i fabbisogni standard (invece di prevedere – come il testo fa – una nuova unità di missione da insediare presso Palazzo Chigi). Il tutto in un’ottica pienamente costruttiva per arrivare, lo ribadisco, a una riforma condivisa ed efficace».

Insomma, la legge quadro non vi soddisfa…
«Dentro nasconde il nulla. Per questo è meglio chiarirci prima».

Ma Italia Viva, Rosato, ci crede o no all’autonomia?
«Ci crediamo, ma non vogliamo contribuire a farne un manifesto politico vuoto. Siamo intenzionati a risolvere i problemi e lo facciamo con quell’atteggiamento che è servito a impedire l’aumento delle tasse sulla legge di bilancio».

Il tutto slitterà a dopo la prossima verifica di maggioranza, vale a dire dopo la metà di gennaio…
«L’autonomia a Natale o alla Befana fa poca differenza. La cosa che conta è che il contenuto della legge sia capace di rispondere alle attese dei cittadini veneti».

Proprio in Veneto ricordano che il governo Renzi, nel 2014, denunciò il Veneto alla Corte costituzionale sulla richiesta di referendum sull’autonomia…
«Era un referendum dal significato politico più che amministrativo, come i fatti stanno dimostrando».

Sull’autonomia vi attacca anche il Pd del Nord…
«Ml creda, anche quello deI Sud. Ma il motivo è semplice: stiamo richiamando la coscienza di tutti a fare Ie cose per bene e non con superficialità».

E i grillini? Come si pongono sulla riforma?
«Dovrebbe chiederlo a loro».

Lei li ha visti all’opera…
«Diciamo che c’è il ministro D’incà contro il resto del mondo».