Nel 2015 da capogruppo del Pd alla Camera mi sono battuto per aggiornate la legge sulla cittadinanza.
Il testo fu approvato alla Camera con soli 66 voti contrari, senza fiducia e con una parte del centrodestra che pur votando no, non faceva ostruzionismo. Poi, nel passaggio al Senato, uno schema già visto: si sono tirate su bandiere da tutte le parti. Chi ha cominciato a chiedere di più (e a sinistra non mancano mai) e chi ha iniziato a sfruttare anche quest’occasione per dividere il Paese.
Così il presidente di Italia Viva Ettore Rosato in un post su Facebook.
La verità – prosegue Rosato – è che dietro a queste campagne ideologiche ci sono bambini che vivono senza cittadinanza o con la cittadinanza di un Paese che non hanno mai visto, dove non sono nati e dove parlano una lingua a loro sconosciuta.
Bisognerebbe occuparsene, non solo a parole. Bisognerebbe condividere una soluzione equilibrata e poter guardare negli occhi quei ragazzi che devono crescere con i diritti e i doveri di un Paese che li ha riconosciuti, accolti, cresciuti. Ed è più facile insegnare il rispetto delle regole e dei doveri quando si riconoscono i diritti