SABATO 29 E DOMENICA 30 GIUGNO A CESANA IL GONFALONE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO

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SABATO 29 E DOMENICA 30 GIUGNO A CESANA IL GONFALONE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO ALLA RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA DELLE ALPI AL MONTE CHABERTON

Ci sarà anche quest’anno il gonfalone della Città Metropolitana di Torino a Cesana, in occasione sesta edizione della commemorazione storica della Battaglia delle Alpi del giugno 1940. L’evento è in programma sabato 29 e domenica 30 giugno per iniziativa dell’associazione “Monte Chaberton – 515ª Batteria G.a.F.”, nata con lo scopo di promuovere studi e ricerche storiche riguardanti gli eventi bellici del giugno 1940 in alta Valle di Susa, in particolare i fatti che videro protagonista quella che è stata la batteria fortificata più alta d’Europa: lo Chaberton, a quota 3.130 metri d’altitudine. La manifestazione è patrocinata dal Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dal Comune di Cesana Torinese e dell’Unione Comuni Olimpici Via Lattea.

Sabato 29 giugno alle 11 a Cesana si terrà la commemorazione dei caduti con partenza dal Municipio alla volta del monumento ai caduti dello Chaberton, alla presenza delle autorità civili e militari, dei gruppi di rievocazione storica e della Fanfara ANA Valsusa. Alle 15,30 a tenere banco sarà la conferenza storica “La Battaglia del Gigante” nella biblioteca comunale “2 giugno” in viale 4 Novembre. Interverranno Eugenio Garoglio sul tema “Assietta: passato e presente tra storia e leggenda”, Alessia Maria Simona Giorda su “Donne in guerra”, Vincenzo De Benedetto su “21 giugno 1940: duello tra artiglierie”, Mauro Minola su “Chaberton tra storia, aneddoti e spionaggio”. Modererà Emanuele Mugnaini, presidente dell’associazione Monte Chaberton. In serata alle 20,45 a Sauze di Cesana è in programma un concerto del Coro CAI UGET nella chiesa di San Restituto, ad ingresso gratuito.

Domenica 30 giugno in località Petit Vallon nel territorio del Comune di Claviere alle 11,30 si terrà l’alzabandiera, seguito dalla celebrazione della Messa alla Batteria Alta in ricordo dei caduti dello Chaberton di ieri e di oggi, con la lettura della preghiera dell’Artigliere. È in programma una visita guidata a piccoli gruppi all’interno della batteria B14 (610° Batteria G.a.F. del Vallonetto) e alla polveriera ottocentesca a cura del personale dell’associazione Monte Chaberton. Coloro che vorranno unirsi alle celebrazioni in quota potranno partecipare all’escursione alla Batteria Alta, con il ritrovo alle 8,30 al ponte tibetano di Claviere. Due accompagnatori dell’associazione Monte Chaberton guideranno gli escursionisti nel tragitto. La partenza è fissata per le 8,45 in direzione della “Tagliata di Claviere”. Il tempo di percorrenza è di circa 2 ore. Il pranzo al sacco è a cura di ogni partecipante. Si raccomanda l’utilizzo di abbigliamento ed attrezzatura escursionistica. Per maggiori informazioni si può consultare il portale Internet www.montechaberton.it

PAGINE DI STORIA SCRITTE A 3.130 METRI DI ALTITUDINE

In vetta allo Chaberton, a 3.130 metri di altitudine, nel 1940 era presente la batteria fortificata più alta d’Europa, progettata alla fine del XIX secolo e completata nel 1910. Allo scoppio delle ostilità con la Francia, il forte divenne attivo per la prima volta: venne utilizzato per bombardare obiettivi militari francesi, senza peraltro causare grandi danni. Nel vicino forte francese dello Janus è visibile una torretta di avvistamento corazzata sopra un’opera di cemento, in cui l’acciaio della torretta fu parzialmente distorto, ma non perforato, da una delle granate da 149 della batteria. L’esercito francese aveva però già pronto un piano di bombardamento del forte. Il mattino del 21 giugno, i francesi cominciarono a bombardare con quattro obici d’assedio Schneider da 280 millimetri. Il bombardamento fu temporaneamente sospeso per la nebbia, ma nel pomeriggio riprese e, una volta aggiustato il tiro, i mortai francesi in breve tempo misero fuori uso sei delle otto torrette del forte, causando nove morti e cinquanta feriti, mettendo fuori uso la teleferica di servizio del forte e causando danni notevoli alle strutture. Il giorno seguente il forte continuò a sparare con le due torrette residue, mentre i francesi spararono ancora qualche colpo di mortaio.

Con l’armistizio del 25 giugno, il forte cessò l’attività. Abbandonato dopo l’8 settembre 1943, fu poi occupato da reparti della Folgore della Repubblica Sociale Italiana nell’autunno del 1944, per poi essere definitivamente abbandonato dopo la resa della Germania e della RSI nel 1945. Con i trattati di Parigi del 1947, l’intero monte Chaberton, e quindi il forte, passarono in territorio francese. Il forte venne abbandonato e svuotato di tutte le strutture metalliche nel 1957.

Nel 1987 venne chiusa al traffico anche la rotabile che congiungeva Fenils con la vetta. Il forte è oggi accessibile a piedi o in mountain bike, percorrendo la vecchia strada militare da Fenils, oppure solo a piedi partendo da Claviere e risalendo il vallone delle Baisses fino al Colle dello Chaberton, da cui riprendere la strada militare. La ciclabilità in salita a partire da Grange Quagliet è difficoltosa, a causa della pendenza della strada e del fondo sconnesso. L’accesso alla strada militare con mezzi a motore è proibito. È possibile visitare sia le opere a cielo aperto che quelle in sotterraneo. Per queste ultime è opportuno attrezzarsi in maniera consona.

Michele Fassinotti