SALARIO MINIMO ORARIO? IO STO CON DI MAIO

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➡️ Salario minimo orario di 9 euro
➡️ Rivalutazione automatica all’indice dei prezzi
➡️ Riconoscimento dei CCNL dei sindacati rappresentativi

E’ ora di cambiare davvero, o no? In Italia ci sono tre milioni di lavoratori poveri. Un paradosso, frutto delle scelte sbagliate degli ultimi vent’anni.

La cosiddetta “flessibilità” fu introdotta dalla legge Treu del 1997 (ministro del lavoro del governo Prodi), poi rafforzata dalla legge Biagi del 2003: detta così erroneamente, perché il disegno di legge fu firmato da Berlusconi e dal leghista Maroni. Quindi, la legge Fornero e il colpo finale allo Statuto dei Lavoratori: il Jobs Act di Renzi.

Risultato? La precarizzazione del lavoro e l’abbattimento, uno dopo l’altro, di ogni diritto ad un’occupazione stabile e a un salario dignitoso, in spregio alla Costituzione e con la complicità di tutti i partiti che si sono alternati al governo del Paese, Pd e Lega compresi.

Col MoVimento 5 Stelle al governo, cambia tutto. Prima il decreto dignità fortemente voluto da Luigi Di Maio, che incentiva le assunzioni stabili e limita fortemente il ricorso al tempo determinato e, ora, la proposta di legge sul salario minimo orario.

I sindacati dovrebbero festeggiare. Invece, rumoreggiano. La CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro di Maurizio Landini, in particolare, dice che è un colpo alla contrattazione nazionale.

Niente di più falso!

Questa è una legge che stabilisce la soglia minima di 9 euro all’ora, sotto la quale i CCNL nazionali non possono scendere, e che rivaluta i salari rispetto all’aumento dei prezzi anche quando i contratti sono scaduti. Inoltre, la legge valorizza i sindacati veramente rappresentativi dei lavoratori, riconoscendo i contratti nazionali da questi sottoscritti.

La critica, in fondo, la capisco. Quando lo Stato interviene con una legge, si sostituisce al ruolo delle parti sociali. Non è un colpo alla contrattazione nazionale, ma una sveglia al letargo dei sindacati sì. Però, ai lavoratori interessa che i diritti, quelli garantiti dalla Costituzione, siano difesi e affermati. Se la CGIL dorme, che dovremmo fare? Aspettare i comodi di Landini?

Vent’anni di sonno profondo, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Peraltro, dov’erano i sindacati quando Prodi varò la legge Treu e Renzi il Jobs Act? A portare l’acqua con le orecchie prima all’Ulivo e poi al Pd!

Le leggi che precarizzano il lavoro vanno bene, e quelle che le tutelano no?

La CGIL è contraria, e tu? Sei favorevole al salario minimo orario? Con chi stai? Con Landini o con Di Maio?