Sallusti affetto da delirio da Quarantena. E’ grave

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Alessandro Sallusti ha perso il controllo. Evidentemente in piena crisi di nervi per i sondaggi che non vanno più così bene per i suoi riferimenti politici, e per una realtà che dimostra tutti i danni fatti nel passato dalle amministrazioni lombarde a lui tanto care, il direttore de Il Giornale – da qualche giorno a questa parte – sembra aver perso gli ultimi freni inibitori. Il suo non è più neanche lontanamente “giornalismo”: è ormai il delirio di chi ha perso ogni autocontrollo.

Prima fa del sarcasmo volgare e scomposto sul 25 aprile e sui partigiani (arrivando a ringraziare il virus che ci avrebbe fatto il “regalo” di impedire la festa della Liberazione, la celebrazione dei Partigiani). Ora se la prende con la Cgil, come ricorda un post di Martina Toti pubblicato su Rassegna Sindacale. Il motivo: il sindacato ha denunciato la sanità privata locale in Umbria che cercava di arricchirsi con sedicenti “test” sul Covid-19, test non autorizzati dal Ministero della Salute e però ben cari, “pubblicizzati come fossero cioccolatini”.

Come ha detto a proposito la segretaria nazionale della Cgil Rossana Dettori: “E’ ignobile il comportamento dei privati che cercano di speculare ed è inaccettabile che sulla vita e sulla paura dei cittadini si voglia continuare a fare cassa”. Alla faccia della responsabilità sociale dell’impresa privata. Alessandro Salllusti non ci sta: il “privato” è un dogma, è un’ideologia, è una fede incrollabile da talebano. Anche in questo momento: quando persino negli Stati Uniti hanno capito che solo un sistema sanitario pubblico, statale e universale, può salvarci dal Virus. E così – come il famoso giapponese nella foresta che non accetta la realtà tutt’intorno a lui- scatena il suo Giornale all’attacco della Cgil e scatena i suoi sgherri sui social ad infangare e insultare le pagine della sindacato.

Del resto, sembra che qualche giorno fa lo stesso Sallusti abbia suggerito a Salvini proprio questo: alza il tiro, attacca su tutto, cerca la rissa continua. O si dimenticheranno di te. Non conta il merito, il problema o la soluzione: critica, inveisci, sparala più grossa che puoi. Fatti notare o penseranno che sei inutile. Possiamo resistere a tutto, in questo periodo: la quarantena, il distanziamento sociale, l’isolamento in casa o il dover andare a lavorare per forza, avendo giustamente paura ma facendolo per il bene di tutti. Anche se con fatica, possiamo resistere a tutto: per favore, però, risparmiateci il delirio di Sallusti.

Fortebraccio News