Salone del Libro, la Meloni attacca: «Censura in stile sovietico»

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«Al Salone del libro di Torino va in scena una pericolosa deriva liberticida da parte della solita sinistra»: lo scrive Giorgia Meloni sulla sua pagine Facebook a propsosito delle polemiche scatenate dall’Anpi e da alcuni scrittori per la partecipazione di Altaforte (casa editrice vicina a CasaPound) alla manifestazione librarfia, «Gente – continua la leader di Fratelli dItalia– che evidentemente rimpiange le censure di epoca sovietica, vorrebbe arrogarsi il diritto di decidere chi possa esporre i propri libri e chi no, oggi con il pretesto del “pericolo fascista”, domani con chiunque non sia allineato con il pensiero unico. Per poi decidere quali libri si possono stampare e quali leggere. Nessun cedimento a chi vuole limitare la libertà degli italiani. Nessuna censura è tollerabile».