SALUTE: ECCO LE PROVE CHE RICCIARDI DEVE ANDARSENE

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NEL 2016 QUERELAVA L’AVV RIENZI E IL CODACONS PER AVERLO DIFFAMATO: L’ASSOCIAZIONE AVEVA DIMOSTRATO I RAPPORTI DI RICCIARDI CON LE CASE FARMACEUTICHE

NEL 2018 LA SENTENZA LAPIDARIA DEL TRIBUNALE DI ROMA CHE DAVA TORTO AL CONSULENTE DEL GOVERNO E RAGIONE ALL’ASSOCIAZIONE

ANCHE “LE IENE” SI ERANO OCCUPATE DEL CASO, PORTANDO L’ALLORA PRESIDENTE ISS ALLE DIMISSIONI

Il Codacons torna ad attaccare Walter Ricciardi, consulente del Governo: l’Associazione chiede al ministro Speranza di sollevare dall’incarico Ricciardi, dopo una sequenza infinita di dichiarazioni assurde sulla pandemia oltre che delle denunce presentate in passato per i suoi rapporti con le case farmaceutiche, e pubblica i passaggi della sentenza del Tribunale di Roma che davano torto proprio allo stesso Ricciardi.
La vicenda si riassume così: nel 2016, l’Associazione aveva dimostrato i rapporti intercorsi tra Ricciardi avesse e le case farmaceutiche, e quindi – come dimostrato dall’Associazione con una istanza all’ANAC – si trovasse in potenziale conflitto di interessi: una situazione che rischiava di comprimere e penalizzare i diritti dei cittadini. Da ciò aveva preso le mosse una querela, presentata da Ricciardi contro il presidente Codacons Carlo Rienzi, nella quale il presidente Iss lamentava proprio di essere stato accusato di conflitti di interesse. Il Tribunale di Roma ha ritenuto però fondate le accuse del Codacons nei confronti di Ricciardi e, con sentenza pubblicata in data 10 luglio 2018, ha prosciolto il Presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, dalle assurde accuse di diffamazione mosse da Ricciardi, ritenendo e motivando che “il fatto non sussiste”.

Il Gup di Roma Giulia Proto, quindi, aveva dato ragione proprio al Codacons; nelle motivazioni della sentenza si leggeva infatti: “emerge dagli atti che, almeno alla data del 28.5.2013, il Ricciardi aveva effettivamente svolto consulenze per diverse case farmaceutiche anche produttrici di vaccini”; “che le varie iniziative siano state sponsorizzate dalle case farmaceutiche produttrici di vaccini, vi è prova in atti: vi sono i contratti con i quali le case farmaceutiche hanno sponsorizzato i Progetti di cui si parla nel volantino, stipulati con l’Università Cattolica del Sacro Cuore o le dichiarazioni dei legali rappresentanti delle case farmaceutiche che confermano il dato”.
Una sentenza chiarissima e lapidaria: le motivazioni della stessa, infatti, non lasciavano spazio ad interpretazioni di sorta. Senza contare che anche la trasmissione “Le Iene”, sempre nel 2018, aveva prodotto un’inchiesta sulle collaborazioni dell’allora presidente dell’Istituto superiore di sanità con le case farmaceutiche: inchiesta finita sul prestigioso British Medical Journal e capace di spingere alle dimissioni dalla prestigiosa carica istituzionale lo stesso Walter Ricciardi.
Proprio alla luce di questi fatti, oltre che della lunga lista di dichiarazioni improvvide sul Covid rilasciate dallo stesso Ricciardi, l’Associazione chiede al ministro Speranza il suo allontanamento immediato dal ruolo di consulente, a tutela dei cittadini e della corretta informazione sull’epidemia in corso.