Salute: Zalukar (GM), a TS situazione drammatica causa tagli continui

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Trieste – Si schiera dalla parte dei cittadini, Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo Misto, quando legge sulla stampa quotidiana che si chiede loro di utilizzare i Pronto soccorso in maniera responsabile perchè la situaizone sanitaria è drammatica.

“La situazione è senz’altro drammatica – scrive allora Zalukar nella sua nota -, ma non perché i cittadini abusino del Pronto soccorso. E’ ormai un’abitudine tacciare di irresponsabilità i cittadini per coprire le responsabilità di chi ha apportato tagli micidiali alla sanità pubblica. E Pronto soccorso e Medicina d’urgenza di Trieste sono stati i reparti più colpiti dai tagli, iniziati dalla Giunta regionale targata PD e continuati dalla Giunta di Centrodestra”.

“Nel 2016 la Medicina d’urgenza, che era una struttura autonoma, aveva 32 letti, ora ce ne sono 20: soppresso il 40% dei posti. Sempre in quell’anno – prosegue il consigliere indipendente riferendosi sempre a Trieste – la struttura di Pronto soccorso e quella di Medicina d’urgenza contavano complessivamente 38 medici, ora ce ne sono 30: tagliato il 20% di organico medico. Allora gli infermieri erano 97, ora ce ne sono 70: il 30% in meno. Interessante l’iter cronologico di tale scempio, perché rivela un accanimento bipartisan a danno della città”.

“Nel 2015, la Giunta Serracchiani dispone con la delbera 929 la cancellazione della Medicina d’urgenza come struttura complessa autonoma. Nel marzo del 2018, il direttore dell’Azienda ospedaliera dà attuazione alla delibera e decreta la cessazione della Medicina d’urgenza quale struttura autonoma accorpandola al Pronto soccorso. Nel luglio 2018, si tagliano i primi 8 posti letto di Medicina d’urgenza, gli ulteriori tagli seguiranno negli anni successivi. E sempre dal 2018, si assiste alla progressiva riduzione di medici e infermieri continuata negli anni seguenti. Nell’aprile 2020 viene disposta la chiusura notturna del Centro prime cure dell’ospedale Maggiore. Questi i fatti – chiosa Zalukar -, che sono la cronaca della spogliazione progressiva delle strutture sanitarie pubbliche. Ora serve un ripensamento, serve un progetto ambizioso che rimetta al centro della politica la tutela della salute”.