Salvador Allende

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Fu deposto con l’uso della forza l’11 settembre del 1973 tramite un golpe dell’esercito cileno, segretamente appoggiato dalla CIA e dall’amministrazione del Presidente degli Stati Uniti d’America Richard Nixon che, per quasi l’intero mandato di Allende, s’impegnarono a indebolire la stabilità del Paese tramite l’utilizzo di considerevoli operazioni di boicottaggio economico (legali e non)[9][10][11], generando così le condizioni per la sua deposizione. Morì suicida[12] in circostanze estremamente drammatiche – a causa dei continui bombardamenti della sede presidenziale da parte dell’aviazione militare cilena e degli scontri tra il suo corpo di guardia personale e i golpisti – nel Palacio de La Moneda a Santiago del Cile. A seguito del golpe il generale Augusto Pinochet, leader degli insorti, instaurò una brutale dittatura retta da una giunta militare da lui presieduta, andando così a interrompere un lungo periodo (più di quarant’anni) di governi democratici susseguitisi nel Paese.

Tratto da Wikipedia.