Salvini: «Dal Pd primo sberlone al M5S: niente taglio dei parlamentari»

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Intercettato all’ingresso della Camera dove era in agenda l’incontro tra Matteo Salvini e i deputati della Lega – vertice seguito a quello di ieri al Senato, per fare il punto dopo la crisi di governo –il leader della Lega conferma e rilancia quanto asserito ieri in Aula: noi siamo uniti e compatti. A Mattarella chiederemo il voto: no a giochi di palazzo e governicchi».Anzi, di più: «Se qualcuno ipotizza già aumento mascherato Iva – aggiunge Salvini – non ci siamo proprio. Mi sembra evidente che anche tante categorie economiche che stanno uscendo in queste ore si rifiutino di pensare a governicchi, inciuci, giochi di palazzo, governi fondati sulle tasse. Leggo già di patrimoniali… Per carità, c’è bisogno di meno tasse non di più imposte… Se qualcuno già ipotizza l’aumento mascherato dell’Iva, non ci siamo proprio»… Poi, l’affondo su dem e grillini: «Dal Pd è arrivato subito uno sberlone a M5S: no referendum e no taglio dei parlamentari. Con la Lega il taglio dei parlamentari era un certezza».
Matteo Salvini al vertice alla Camera coi deputati della Lega

La giornata politica della Lega comincia alla Camera dove, tra gli ultimi ad arrivare, c’è Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Matteo Salvini, che prova a stemperare clima e toni ricorrendo all’ironia per rispondere a una domanda sul commissario europeo: «Conte si è dimesso e può fare lui…». Rispetto a possibili scenari casalinghi, invece, a chiarire punti e linee è lo stesso numero del Carroccio che, raggiunto dai giornalisti, conferma: «Noi pensiamo al futuro, alla manovra economica da fare, altri pensano alle poltrone, a ministeri e inciuci…». Di più: «Sono convinto – sottolinea quindi Salvini – che se gli italiani avranno la possibilità di votare, cosa che in democrazia mi sembra la via migliore, noi abbiamo idee economiche che con i Cinque stelle non erano praticabili: dalla pace fiscale alla flat tax. Quindi, la riunione di oggi dei parlamentari della Lega guarderà al futuro, alla manovra economica…».
Conte? «È sceso in campo: la sua è una gara personale»

Ovvio quindi aggiungere a stretto giro che ««a Mattarella la Lega chiederà di andare al voto», forte di una compattezza che, sottolinea Matteo Salvini, «è classica della Lega, a differenza degli altri». E a proposito degli “altri”, rimarca polemico il numero uno del Carroccio, «io non riuscirei a passare nell’arco di una settimana dalla Lega a Renzi quindi invidio chi ha uno stomaco così…». Altri che, rimarca ancora Salvini stavolta in merito al tema dell’immigrazione, sarebbero già pronti in «qualche ministero dei Cinque stelle» a cambiare rotta: definendo la giravolta «preoccupante», «perché se qui, su un tema delicato come questo, si riapre lo squarcio, è finita… Ci abbiamo messo un anno a difendere il nostro territorio e la nostra identità». “Altri” come il premier Conte che, avrebbero riferito alcuni tra i deputati riuniti alla Camera, per Salvini sarebbe «sceso in campo: la sua è una gara personale».                                                                           fonte  https://www.secoloditalia.it/