Salvini ha straperso malamente e dolorosamente

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Quindi, da piccolo uomo com’è, è passato alla tecnica più vecchia del buttarla in calcio d’angolo parlando del disastro del M5S.
Un disastro che esiste, ma che parla una lingua totalmente diversa da quello leghista, intanto perché noi giocavamo per esserci, per entrare in regione, certamente non per vincere visto il nostro momento storico di ristrutturazione.
E sopratutto perché non siamo andati noi in giro per le piazze, con un linguaggio osceno, a giurare su figli madonne e madri che avremmo fatto i miracoli se ci avessero dato fiducia, miracoli che, tra l’altro, la Lega non ha mai fatto nella sua immonda storia politica.
Volete la mia semplicistica analisi del voto?
Fossi stato un emiliano-romagnolo avrei votato persino il Brucaliffo se questo avesse potuto evitare di dare la mia regione in mano a un cazzaro pericolosissimo per la società e la democrazia come Salvini. A chiunque piuttosto che vedere altri citofoni, altri crocifissi baciati, altri tweet come quello su Bryant. Chiunque al suo posto significa anche accettare di aver perso chi avrebbe votato M5S e invece ha scelto di turarsi il naso e votare Bonaccini. Amen, va bene così, va buttata giù e messa come altra esperienza da cui ripartire dai prossimi stati generali.
Intanto una cosa è certa, anche Renzi si sentì immortale quando nel 2014 prese il 40% e noi prendemmo il 14%, poi la storia si invertì totalmente e ci portò al governo, che questo sia un monito per chi oggi si crede potente.

Ps: la Calabria non la commento, è evidente che una Regione che si affida al partito di un pluri-condannato che pagò la Mafia tramite Dell’Utri non rientri in dinamiche analizzabili con i normali canoni politici.