Salvini: «Mai più con i 5Stelle, indietro non si torna». E a Conte: «Se hai sbagliato, paghi»

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Flirt segreto con Di Maio? Solo fantasie dei media. «Indietro non si torna», mette in chiaro Matteo Salvini davanti ai giornalisti che gli chiedono la possibilità di un ritorno di fiamma con il leader grillino, vista la sintonia sul Fondo salva Stati.
Salvini: «Non torno indietro. Con Di Maio mai più»

Di Maio e Grillo hanno scelto il Pd, Renzi, Boschi, i poteri forti e il passato. Li lascio in questa compagnia senza rimpianto», spiega. «Quello che fanno adesso Di Maio, Grillo e Di Battista mi interessa poco».
Di Maio a sua volta conferma. «Riavvicinamento a Salvini? Tutte sciocchezze, utilizzate ad arte per far sembrare al Movimento, e in particolare al gruppo parlamentare, che ci sia un’alleanza per far cadere il governo».

Intanto prosegue il duello a distanza con Conte, accusato di aver esautorato il Parlamento. E di aver bluffato sul Fondo salva Stati. «Io non ho mai avuto l’immunità parlamentare», manda a dire al premier. «O Conte è confuso o è ignorante». Conte, infatti, aveva perso le staffe e risposto agli attacchi di Salvini sul Mes minacciando di querelarlo. («Io non ho l’immunità, lui sì, e ne ha già approfittato per il caso Diciotti. Veda questa volta, perché io lo querelerò per calunnia, di non approfittarne più»). Immediata la replica del leader leghista. «Il caso Diciotti di cui parla è una scelta politica, mia e di tutto il governo a difesa dei confini. Il mio problema non è la querela, ma il fatto che Conte su Ilva non sa cosa fare. Su Alitalia non sa cosa fare. Sui trattati europei e sulla manovra non sa cosa fare. Da lui come premier ci aspettiamo soluzioni non querele».
«Chiederò un incontro con Mattarella»

Salvini conferma l’intenzione di coinvolgere il Quirinale sul Fondo salva Stati. «Siamo determinati a chiedere un incontro al presidente della Repubblica. Se Conte ha firmato senza comunicarlo al Parlamento e al popolo ne pagherà le conseguenze. Grazie alla Lega gli italiani ora sanno, adesso Conte dovrà spiegare non a Salvini ma agli italiani. E e se vorrà querelarmi ora lo aspetto».”

Non rinuncia a un pizzico di polemica con Berlusconi. Che oggi al Corriere della Sera ha detto di sentirsi il garante del centrodestra italiano nel Ppe. «Lo ringrazio per la premura – risponde Salvini al Cavaliere – ma non abbiamo bisogno di garanti, noi rappresentiamo un terzo del popolo italiano. Ci garantiamo da soli, l’Europa dalla Lega non ha nulla da temere».