SALVINI SUL DDL ZAN: UN CAPOLAVORO DI IPOCRISIA

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E’ ripresa al Senato, la discussione sul ddl Zan che ieri ha superato i primi due ostacoli delle pregiudiziali e delle sospensive

La maggioranza giallorossa per ora ha tenuto contro i ricatti del centrodestra e l’asse Lega/IV. Ma non possiamo escludere un rinvio a settembre, dato l’ostruzionismo del fronte del no al testo così com’è, e la necessità di convertire decreti in scadenza prima dell’interruzione dei lavori per la pausa estiva. Intanto in questi due giorni di discussione in Aula ne abbiamo sentite delle belle.

“Se si andrà allo scontro, muro contro muro, e si andrà allo scrutinio segreto, avrete distrutto le vite di quei ragazzi omosessuali e transessuali“, ha tuonato Renzi, puntando il dito contro chi dice no alle modifiche, ovvero noi del Movimento, Pd e LeU. Ma Renzi dimentica che da due mesi sono i suoi 17 senatori a minacciare l’intervento dei franchi tiratori. Ma il capolavoro dell’ipocrisia l’ha firmato l’altro Matteo.

Il segretario della Lega ha di fatto cancellato quanto detto e/o fatto nell’ultimo decennio da lui medesimo e da tutto il suo partito. “Chiedo di superare gli steccati ideologici, guardandoci in faccia“, ha esordito, “Io non penso che in quest’Aula ci sia un solo senatore, al di là dei partiti, che discrimini in base al sesso. E se c’è qualcuno che discrimina un essere umano in base alle sue scelte di vita è un cretino che non merita di stare in quest’Aula”.

La Lega, nel caso in cui qualcuno lo avesse dimenticato, è il partito del Congresso della Famiglia, in cui presero parola personaggi che sostenevano la pena di morte per le persone LGBT, nonché teorie riparative per tornare etero. La Lega è il partito che propose l’abrogazione delle unioni civili. Salvini era in piazza al Family Day, con il rosario in pugno ad ogni manifestazione a inveire contro le famiglie arcobaleno. Lo stesso Salvini che per mesi e mesi (il ddl è rimasto bloccato alla Camera per due anni) chiedeva di occuparsi di altro perché agli italiani non fregava niente del tema perché in Italia non esiste un’emergenza chiamata omotransfobia.

Non dimentichiamoci che in Commissione Giustizia al Senato, il presidente leghista Ostellari per ostacolare la legge ha escusso un centinaio di audizioni tentando di rallentarne il cammino. La Lega vuole solo il federalismo regionale per consolidare un’Italia a due velocità: è il partito di “prima i lombardi” e “Roma ladrona”, prima, e di “prima gli italiani” poi. E’ il partito che ha fatto dei respingimenti e del razzismo più becero la sua bandiera distintiva. E ora Salvini si mette a dar lezione sui diritti in Parlamento e ci fa la morale? Ma ci faccia il favore, è un insulto all’intelligenza degli italiani che in questa Aula rappresentiamo.

Mauro Coltorti