Sana’a, Yemen : La capitale di un paese già martoriato pesantemente dalla guerra

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È ora sotto il diluvio instancabile da aprile. Le strade si allagano, le piogge non smettono, provocando morte e devastazione in una terra già duramente colpita dal perenne stato di conflitto e dalle sue inesorabili conseguenze, causando una delle peggiori crisi umanitarie con carenza di cibo e malattia.

Fino ad oggi i morti sono almeno 130 persone. Ma purtroppo non è soltanto l’unico danno: le piogge eccezionali fanno crollare le case di fango e mattone essiccato, peculiarità e di gioiello dell’antica capitale. Altre centinaia di case stanno facendo acqua ed anche qui il rischio di crollo è imminente.

Risaliente all’XI secolo, il complesso dei peculiari edifici della “vecchia città” è iscritto dal 1986 alla lista Unesco World Heritage e comprende ben 103 moschee, 14 hammam e oltre 6 mila case, ma dal 2015 l’Unesco ha posizionato Sana’a tra i siti “in pericolo”, per evidenti ragioni legate all’insicurezza politica.

Non possiamo guardare inermi che questo patrimonio mondiale, tramandato per generazioni nei secoli, venga perso. Oltre all’aiuto umanitario servono sforzi maggiori affinché il patrimonio culturale di Sana’a venga preservato.

Qualche settimana fa abbiamo votato all’unanimità in commissione Affari Esteri alla Camera una risoluzione a mia prima firma che chiedeva anche un’attenzione particolare al patrimonio culturale e ad una collaborazione più intensa tra i nostri paesi. Questo è il momento di rimanere uniti! 🇮🇹🤝🇾🇪

Yana Ehm