SANITA’: POSATA DA ZAIA PRIMA PIETRA NUOVO OSPEDALE DI MONTECCHIO-ARZIGNANO

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“PROGRAMMIAMO E REALIZZIAMO PER UN’ASPETTATIVA DI VITA DI CENTO ANNI”.
“Già oggi l’aspettativa media di vita in Veneto supera gli 83 anni, ma quella di un bambino che nasce oggi in Veneto sarà attorno ai 100. Nel programmare quest’opera abbiamo guardato a quei 100 anni, a come garantire al neonato di oggi le cure migliori in strutture sempre più efficienti e moderne, con ricoveri sempre più brevi e le tecnologie al massimo livello”.

E’ questo l’auspicio e l’impegno portato oggi a Montecchio Maggiore dal Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, nel corso della cerimonia della posa della prima pietra del nuovo Ospedale unico di Montecchio-Arzignano, tenutasi stamattina alla presenza, tra gli altri, degli assessori regionali Luca Coletto (Sanità) ed Elena Donazzan (Lavoro), del Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, dei Sindaci di Montecchio e Arzignano, Milena Cecchetto e Giorgio Gentilin, del Presidente della Provincia Achille Variati, dei componenti della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 5, di autorità locali, regionali e nazionali, e del Vescovo di Vicenza Monsignor Beniamino Pizziol, che ha benedetto la prima pietra.

Il nuovo ospedale sorgerà intorno al vecchio ospedale di Montecchio Maggiore, il cui nucleo originario sarà ristrutturato e mantenuto. Per garantire la funzionalità sanitaria e la cantierabilità della struttura durante i lavori di costruzione, sono state programmate le fasi funzionali costruttive in successione temporale, che saranno realizzate sulla base della programmazione aziendale. I lavori saranno realizzati per stralci, con il primo e più corposo stralcio funzionale che sarà completato entro tre anni e comprenderà la realizzazione di Pronto Soccorso, area delle degenze chirurgiche e mediche e sale operatorie. Il progetto complessivo ammonta a 55 milioni di euro. L’investimento per il primo stralcio è di 40 milioni, cofinanziati tra Governo, Regione e Ulss 5. La struttura sorgerà su un’area di 34.500 metri quadrati e si svilupperà in verticale, su 8 livelli (6 per l’attività sanitaria e ulteriori due per gli impianti tecnici). Complessivamente i posti letto saranno 277.

“Prima di tutto – ha tenuto a sottolineare Zaia – diciamo che sono soldi dei cittadini, dei veneti e dei vicentini di quest’area, che saranno spesi bene, come sempre con attenzione maniacale su ogni euro, e porteranno qualità delle cure, ma anche qualità di vita. E’ stata una sfida, che abbiamo accolto in totale spirito di squadra con l’Assessore Coletto e la Giunta regionale, con tutti i Sindaci, con tutti i tecnici che vi hanno lavorato e vi lavoreranno. Una sfida vinta, degna di uno dei migliori sistemi sanitari d’Europa qual è quello veneto”.

Riferendosi ai più attuali temi sanitari sul tappeto, Zaia ha annunciato che “è allo studio una nuova miglioria dell’organizzazione dei Pronto Soccorso per farli decollassare e ridurre drasticamente le attese” ed è tornato anche sui temi della riduzione delle Ullss e della nascita della cosiddetta “Azienda Zero”.

“Ho sentito commenti che non stanno né in cielo né in terra – ha detto il Governatore – perché non siamo pazzi e non toccheremo nemmeno uno dei servizi erogati ai cittadini. Semplicemente andiamo a incidere su costi amministrativi che non hanno senso, meno che mai in questa fase nella quale dobbiamo fronteggiare pesantissimi tagli nazionali orizzontali. Ai critici – ha concluso Zaia – chiedo di rispondere a questa semplice domanda: secondo voi ha un senso mantenere 24 uffici legali, 24 uffici tecnici, 24 uffici informatici? No, non ha nessun senso. Ha invece senso asciugare al massimo i centri di costo amministrativo e liberare altre risorse da dedicare alle cure e alle tecnologie”.