SCUOLA BENE COMUNE

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Voglio ringraziare i colleghi docenti che ieri hanno manifestato contro la regionalizzazione della scuola con associazioni, comitati e solo qualche sigla di base. Hanno avuto coraggio e hanno dato una grande lezione ai sindacati che oggi faranno il flash mob, giusto per non far vedere che hanno acchiappato i PAS al tavolo e si sono dileguati sul tema, riducendo la mobilitazione ad una presa in giro, come hanno già fatto sempre in passato.

Quello che sta avvenendo adesso mi ricorda tanto l’introduzione della “Buona Scuola” e l’annesso referendum.

Il Confederali hanno scambiato l’accettazione della schiforma di Renzi in cambio delle assunzioni straordinarie e oggi quei docenti sparsi in tutta Italia non gliene sono certo grati..

I docenti che hanno manifestato ieri avevano una caratteristica: non erano disponibili a trattare sul tema in cambio di favori per la propria categoria. La vera scuola non si tratta ai tavoli ministeriali.

Finalmente ho ritrovato in quelle persone quello spirito che dovrebbe caratterizzare la nostra professione: l’amore disinteressato per l’istituzione che diciamo di voler difendere.
Solo da qui si può ripartire per ricostruire la scuola della Costituzione! Abbandonando tutte le istanze di categoria e non essendo disponibili a trattare a ribasso sulla qualità della scuola pubblica. Non chiedendo deroghe e sanatorie che verrebbero sui tavoli sindacali scambiate con pezzi di scuola, come sempre è avvenuto fino ad oggi. La scuola non è nostra, è un bene comune!