Se perde la Toscana deve dimettersi. De Benedetti fulmina Zingaretti

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Non ha dubbi: “Se il Pd domenica e lunedì perde la guida della Toscana, Nicola Zingaretti dovrà per forza dimettersi dalla guida del partito”. Lo assicura Carlo De Benedetti, l’imprenditore che nel 2008 dichiarò (esagerando) di avere preso la “tessera numero 1 del Pd”. L’ingegnere era come spesso gli capita ospite in tv di Lilli Gruber a Otto e mezzo chiamato per il suo ritorno da editore sulla scena pubblica: dal 15 settembre è infatti in edicola “Domani”, il nuovo quotidiano di De Benedetti, diretto da Stefano Feltri. Per qualche minuto ha fatto lo spot alla nuova creatura, anche se un po’ ammaccato da un giudizio non proprio lusinghiero sul primo numero (“Ho chiesto alla redazione più pepe).

Poi però si è lanciato in giudizi trancianti sulla situazione politica attuale e sul governo rossogiallo che lui aveva avversato fin dal primo giorno. La Gruber che ormai è diventata la prima “Bimba di Conte”, tanto parteggia in modo smaccato per il premier, ha provato a farlo tornare sui suoi passi: “De Benedetti, lei si era sbagliato un anno fa nel giudizio sul premier. Lo riconosce oggi? Conte ha gestito ottimamente la pandemia e ora con il Recovery fund…”. Ma niente, l’ingegnere non si è fatto ammaliare da Lilly , e ha menato come un fabbro sul povero Conte e sulla sua squadra. “Questi respingono per principio la competenza”, ha spiegato De Benedetti, deplorando anche le frasi di Conte su Mario Draghi e il maltrattamento del povero Vittorio Colao con la sceneggiata che il premier fece “con quella buffonata degli stati generali di Villa Pamphili dove hanno sfilato come direbbe Rino Formica solo nani e ballerine”.