Sentenza Film Commission, De Rosa (M5S): «I giudici li condannano perché usavano la politica per arricchirsi, ma per Salvini erano persone oneste e corrette»

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«La loro attività di origine politica è risultata soprattutto finalizzata ad ottenere arricchimenti personali. Bastano queste poche parole, tratte dalle motivazioni della sentenza che lo scorso 3 giugno ha condannato i contabili della Lega, per riassumere la vicenda Lombardia Film Commission.

Sempre più spesso purtroppo le sentenze tratteggiano questo modo di agire, come il modello portato avanti dal centrodestra in Lombardia e in tutta Italia. E pensare che lo scorso settembre Matteo Salvini aveva rassicurato:  “Conosco due delle tre persone, sono persone oneste, corrette e quindi dubito che abbiano chiesto o fatto qualcosa di sbagliato”.

Sarebbe facile per noi, che denunciamo questo scandalo dal 2018, dire: come volevasi dimostrare . La verità è che siamo stanchi di leggere notizie come questa. Stanchi dell’atteggiamento di chi governa questa Regione che solo qualche mese fa rifiutava, nell’ambito di questa vicenda, perfino di costituirsi parte civile. Questo centrodestra non è nulla al di fuori dei suoi stessi scandali» così Massimo De Rosa, capogruppo del M5S in Regione Lombardia, commenta quanto scritto dal gup di Milano Guido Salvini nelle motivazioni, appena depositate, della sentenza con cui il 3 giugno scorso ha condannato Alberto Di Rubba (5 anni di reclusione) e Andrea Manzoni (4 anni e 4 mesi), i contabili per la Lega in Parlamento imputati a Milano per il caso della compravendita del capannone di Cormano, nel Milanese, acquistato dalla Lombardia Film Commission e con cui sarebbero stati drenati 800 mila euro di fondi pubblici.