Serie A, Milan-Roma 3-3: super Ibra non basta

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Ibrahimovic:

Spettacolo, giocate, errori madornali (non solo dei giocatori) e tanta stanchezza. Il pirotecnico “Monday Night” della Serie A ha regalato emozioni ai tifosi nel 3-3 tra Milan e Roma, due squadre reduci dagli impegni in Europa League in settimana. La sfida nella sfida tra Ibrahimovic e Dzeko è stata vinta dal rossonero, autore della terza doppietta in tre presenze in questa Serie A, ma nel corso dei novanta minuti sono stati evidenti i segni di un tour de force che per entrambe le formazioni è in pieno svolgimento. Oltre agli errori tecnici su calcio d’angolo, l’arbitraggio ci ha messo del suo con due rigori “generosi” – uno per parte -, ma al resto hanno pensato le giocate dei singoli.

Nei novantacinque minuti abbondanti di partita la parte tattica ha funzionato ben poco con lo scacchiere di Fonseca fatto saltare in aria già dopo 1’48” dall’asse Leao-Ibrahimovic: partendo da sinistra il portoghese ha pescato lo svedese alle spalle di Kumbulla con l’aggancio-dribbling che ha portato al primo dei tre vantaggi di serata del Milan. La reazione della Roma è arrivata maggiormente sulla sinistra, ma è da un erroraccio in uscita di Tatarusanu – all’esordio del positivo al Covid Donnarumma – sugli sviluppi di un corner che i giallorossi, con Dzeko bravo a svettare su Romagnoli, che è arrivato il pareggio. Nel primo tempo la partita l’ha fatta comunque il Milan, vicino al gol in altre tre occasioni con Calhanoglu, Hernandez e soprattutto il palo di Kjaer.

Nella ripresa poi è successo di tutto. I rossoneri hanno approfittato nuovamente del brutto approccio alla sfida della Roma trovando il nuovo vantaggio con Saelemaekers dopo due minuti dal ritorno in campo, puntuale a sfruttare la fiammata sulla sinistra di Leao. Con la zona centrale del campo completamente saltata per stanchezza e non solo, le occasioni sono piovute e anche i gol. Al 69′ Tatarusanu si è superato su Mkhitaryan, ma nulla ha potuto sul calcio di rigore millimetrico di Veretout. Dieci minuti più tardi è stato Ibrahimovic a infilare il terzo gol del Milan dal dischetto – con entrambi gli episodi più che dubbi -, ma è stata di Kumbulla la firma sul 3-3 finale ancora una volta sugli sviluppi di un corner. Dettagli che alla fine hanno fatto la differenza: due reti della Roma, infatti, sono arrivate da corner, mentre il Milan – con almeno quattro occasioni nitide dall’angolo – ha solamente sfiorato la rete, comprese le occasioni nel finale di Calhanoglu, direttamente in porta con deviazione di Kessie parata da Mirante, e Romagnoli che al 96′ da pochi passi ha girato a lato di testa.