Serve una presenza dello Stato più stringente

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Per evitare che il malessere ormai non più da sottovalutare nelle forze dell’ordine diventi una bomba ad orologeria pronta a mietere altre vittime. Noi dell’Aispis è da tempo che invochiamo un intervento dello Stato. Non sappiamo se il triplice omicidio-suicidio a Orta Nova in provincia di Foggia dove Ciro Curcelli, agente di polizia penitenziaria, ha ucciso la moglie e le due figlie di 13 e 18 anni, Miriana e Valentina poi suicidandosi si poteva evitare ma sicuramente di doveva fare di più. È evidente che manca ancora una strategia di sostegno e protezione in casi dove il peggio può essere previsto e quindi la violenza prevenuta. Non vogliamo parole di circostanze od altro, vogliamo che la sofferenza lavorativa nelle Forze dell’Ordine venga affrontata con serieta’ e concretezza. Serve una azione forte e decisa in un settore fondamentale per la sicurezza dei cittadini, ma anche la presenza nei luoghi di lavoro di un sostegno psicologico obbligatorio per prevenire momenti di abbattimento, di scoramento e di perdita della percezione dell’istinto conservazione nei casi più estremi. Non mettiamo la testa sotto la sabbia, è in gioco la vita di tante persone. Così Antonella Cortese criminologa e Vice Presidente Osservatorio Nazionale dei diritti e della salute dei militari e forze dell’ordine