Servizi pubblici online Ue, ora si accede con la Cie

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I cittadini italiani d’ora in poi possono usare anche la propria carta di identità elettronica (Cie) per l’accesso ai servizi pubblici on line dei Paesi dell’Unione europea connessi al nodo eIDAS.

Il documento di identità on line diventa infatti interoperabile anche fuori dai confini nazionali, sempre nell’ambito dei servizi ai quali è abilitato, grazie alla connessione al nodo eIDAS italiano da parte del ministero dell’Interno, che rilascia la Cie e garantisce l’autententicità dei dati anagrafici in essa contenuti.

La Cie si aggiunge così allo Spid (sistema pubblico di identità digitale) come strumento elettronico per attestare la propria identità digitale per accedere ai servizi pubblici online dei Paesi dell’Unione, dando in concreto attuazione al regolamento eIDAS (Regolamento (UE) n. 910/2014). L’atto definisce la base normativa comune per garantire interazioni elettroniche sicure tra cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche, e aumentare la sicurezza e l’efficacia dei servizi e delle transazioni elettroniche (e-business ed e-commerce) nell’Unione europea.

Attivando il Login eIDAS, le amministrazioni che già rendono disponibili i propri servizi online attraverso SPID possono estendere la possibilità di fruirne ai cittadini dell’Unione Europea, che vi possono accedere tramite le identità digitali (eID) fornite dai Paesi di origine.

Allo stesso tempo gli altri Stati UE, attraverso i loro rispettivi nodi eIDAS, possono consentire l’accesso ai loro servizi ai cittadini italiani provvisti di SPID e di carta d’identità elettronica.