SFIDUCIA A #CONTE: IL PUNTO

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Oggi alle 16 la conferenza dei capigruppo del Senato deciderà la data della mozione di sfiducia della #Lega a #Conte.

Cosa succederà?

La Lega da sola non ha la forza numerica per mandare a casa Conte e il suo esecutivo e conquistare le #elezioni anticipate. Per sperare di incassare il risultato, ai 58 voti leghisti devono necessariamente aggiungersene altri.

L’alleanza con i 62 senatori di Forza Italia e i 18 di Fratelli d’Italia, non sarebbe sufficiente, perché porterebbe a un totale di 138 voti su 315.

L’ago della bilancia? A ridisegnare gli equilibri ci sono gli 8 voti dei senatori delle Autonomie e i 15 voti del gruppo Misto, i due senatori del Maie (Movimento Associativo Italiani all’Estero) Adriano Cario e Riccardo Merlo e i senatori di Leu e +Europa.

In alternativa, se le opposizioni non dovessero partecipare al voto sulla sfiducia, come chiedono Pietro Grasso e Loredana De Petris, i numeri parlano chiaro: la Lega con i suoi 58 senatori non avrebbe alcuna possibilità da sola di mettere la parola fine sul governo e la mozione di sfiducia potrebbe essere respinta facilmente dai 107 voti dei 5 stelle.

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