Sforza Fogliani “visto da vicino” da Beppe Ghisolfi

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Liberale, umanista, signorile ma pur sempre Popolare: Sforza Fogliani “visto da vicino” da Beppe Ghisolfi

Nel proprio best sellers numero 5 edito da Aragno, il Banchiere scrittore tratteggia il profilo del grande amico e Collega, a sua volta giornalista, presidente nazionale di AssoPopolari e appassionato di educazione finanziaria: “Se alcuni avessero seguito il suo esempio, gli scandali non sarebbero mai avvenuti”

Liberale e umanista, signorile e pur sempre… Popolare. Questo è Corrado Sforza Fogliani, fra i magnifici 75 “Visti da vicino” nel best sellers numero 5 di Beppe Ghisolfi, edito da Nino Aragno, che sarà nelle librerie e acquistabile online a partire dal prossimo 15 settembre.

Sforza Fogliani è al vertice della Popolare di Piacenza, carica apicale alla quale abbina la presidenza di AssoPopolari, l’Associazione nazionale che riunisce gli Istituti di credito con tale fisionomia giuridica e ai quali ha dedicato il proprio libro “Essere Popolari”, nel quale analizza i punti critici delle riforme normative intervenute nel settore fornendo preziosi suggerimenti al legislatore governativo e parlamentare.

“Tra le tante passioni, si occupa anche di educazione finanziaria e ha sempre appoggiato ogni mia iniziativa”, ricorda Ghisolfi sottolineando altresì un consiglio particolare di Sforza Fogliani: “Se volete star bene, arrabbiatevi e tenetevi occupati sempre più che potete… Altro che nocività dello stress, è esattamente il contrario”.

Se il suo esempio fosse stato sempre seguito, “gli scandali non sarebbero mai avvenuti”, conclude Ghisolfi.

Il ruolo delle banche Popolari, nel corso della sua presidenza di categoria, ha accresciuto il proprio peso specifico e la propria centralità nell’economia reale e finanziaria ai vari livelli sia nazionale che dei territori, come dimostrano le operazioni ancora più recenti di aggregazione, acquisizione e incorporazione che hanno animato e stanno animando il settore bancario italiano.

Con l’Autore Ghisolfi, Sforza Fogliani condivide la tesi della complementarietà fra Istituti di credito di piccola e di grande dimensione: entrambi utili ed essenziali, i primi per presidiare le singole aree geografiche omogenee con risposte il più possibile spedite e dirette a risparmiatori e mutuatari, i secondi per favorire l’implementazione delle nuove tecnologie su larghissima scala e per consentire all’azienda Italia di essere protagonista sui mercati dei capitali europei e internazionali senza subirne le iniziative ma dettandone l’agenda.