Sgarbi, una furia contro il governo: “Sono solo pezzenti”

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Il governo rossogiallo? «È una merda, una cosa intollerabile». Vittorio Sgarbi porta un nuovo durissimo attacco all’esecutivo guidato da Conte. Parla delle liti, della situazione complessiva e non si risparmia. Le sue parole a “L’Aria che tira” sono virali sul web e hanno innumerevoli condivisioni e commenti.
Sgarbi: «Renzi tolga la fiducia»

«La cosa migliore che può fare Matteo Renzi è mettere in imbarazzo Sergio Mattarella», dice Sgarbi. «Tolga la fiducia al governo e vediamo se Mattarella ha il coraggio di sciogliere le Camere o rimanda al referendum». E aggiunge: «Perché dobbiamo avere solo 600 parlamentari invece di ridurre questi 300 pezzenti?».

«Conte prova a fare il premier leccando»

«Il governo è fatto di gente priva di ogni competenza. Conte è un trovatello che prova a fare il presidente del Consiglio senza essere stato eletto da nessuno, senza avere alcun partito». Prova a farlo «leccando il culo una volta a Salvini e dicendo che è bella la legge contro l’immigrazione, e poi dall’altra parte diventando il portaborse del Pd».
I Cinquestelle sono al 6% e li fanno governare

I risultati delle ultime elezioni dovrebbero indurre a voltare pagina. Il presidente della Repubblica dovrebbe trarne le conseguenze. «Il M5S – sottolinea Sgarbi – ha la media del 6% e li fai governare come se avessero il 32%? Mattarella sarà l’unica difesa di questo governo, perché vuole andare ad un referendum aberrante». I Cinquestelle «sono stati eletti con i voti di Grillo contro Renzi e sono al governo con Renzi».
Sgarbi: «Con quella gente non si può stare»

«Quando se ne va questo governo, finalmente respira l’Italia», incalza il critico d’arte. E’ un governo grottesco, che caschi sarebbe la cosa più logica. Altri due del Pd sono andati con Renzi perché con quella gente lì non si può stare». Non bisogna dimenticare che il leader di Italia Viva «ha denunciato Grillo e ora governa con lui». E’ sotto gli occhi di tutti «che abbiamo un governo che non rappresenta i cittadini», conclude Sgarbi.