SI COMINCIA ALLA GRANDE E IL CALDO NON FA PAURA

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Le cerimonie di apertura hanno sempre un fascino particolare, perché i partecipanti si portano appresso l’adrenalina tipica di chi non vede l’ora di iniziare a gareggiare, ma allo stesso tempo hanno un forte desiderio di acclimatarsi in ambienti nuovi, tutti da esplorare.

Cagliari e il numeroso staff di accoglienza reclutato dalla FITARCO Sardegna presieduta da Giuseppe Spanu ha cominciato nel modo migliore la prima parte della Coppa Italia delle Regioni: un’intensa fatica che li coinvolgerà fino a domenica tra il campo Targa dello stadio Santoru e il campo Campagna che si nasconde tra la vegetazione del Parco di Monte Urpinu. Nelle due sedi di gioco si vedranno tanti arcieri, quasi 300, in rappresentanza di venti regioni (manca solo la Valle d’Aosta, mentre sono presenti, separate, la rappresentativa di Trento e quella di Bolzano).

Un ritardo di otto ore del traghetto Civitavecchia – Cagliari ha fatto slittare di qualche minuto l’inizio della colorata e suggestiva parata inaugurale nell’impianto di via degli Sport perché a bordo si trovavano ben cinque rappresentative (Abruzzo, Marche, Umbria, Toscana e Friuli Venezia Giulia).

Tutti i protagonisti hanno sfilato davanti al pubblico e alle autorità. I primi a dare il saluto ai cagliaritani sono stati i giudici arbitri di rosso e nocciola vestiti, subito dopo la delegazione del Lazio, che ha vinto le ultime due edizioni della manifestazione, e poi di seguito tutte le altre regioni.

La cerimonia, ripresa in diretta anche da YuArco, il canale ufficiale Youtube della federazione nazionale, ha visto la partecipazione del presidente nazionale Mario Scarzella e del suo vicepresidente Vicario, il sassarese Paolo Poddighe. Con loro ovviamente il presidente regionale Giuseppe Spanu e la presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna.

Una volta che i protagonisti si sono allineati davanti alle tribune si è assistito anche ad un breve spettacolo di musica sarda con l’organettista di Quartu S. Elena Lorenzo Denotti che ha accompagnato le danze sarde interpretate da esperti ballerini vestiti nel tradizionale costume sardo di quattro comuni diversi, in rappresentanza delle storiche province della Sardegna: Cagliari, Buddusò, Cabras e Ovodda.

Dopo l’Inno di Mameli via all’alzabandiera: protagonisti i neo campioni italiani 3D Eleonora Meloni (Arcieri Uras) e Flavio Cau (Arcieri Mejlogu), “scortati” dagli agenti di Polizia Penitenziaria.