SIAMO SOLO NUMERI PER LA BCE E L’UNIONE EUROPEA

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«Non siamo qui per chiudere gli spread». Ecco la frase del governatore della BCE, dove intendeva dire che non farà niente per contenere lo spread italiano e che ha avuto un effetto devastante sul differenziale (spread) tra i titoli di stato italiani e i Bund tedeschi. Molti continuano a parlare di un “errore” di Christine Lagarde. Un balzo colossale del costo del debito che rischia di costare molti miliardi ai contribuenti italiani, frutto di parole pronunciate proprio quando il nostro Paese è in ginocchio per l’epidemia.
Noi non crediamo alla “teoria” dell’errore.
Questo episodio (paradigmatico) dimostra che, nonostante la pandemia in corso attualmente in Italia, alle classi dirigenti dei monopoli capitalisti europei non interessa il destino dei lavoratori e delle classi popolari, ma solamente quanto potranno guadagnare, quando tutto sarà finito, anzi forse è il momento d’oro per depredare ancora di più gli ultimi beni pubblici rimasti o il risparmio dei lavoratori italiani, come hanno fatto in Grecia negli ultimi anni.
Questa è l’Unione Europea.
Un’Europa costruita VOLUTAMENTE così che è immodificabile basata sul libero mercato e sull’austerità, capitalisti e finanzieri che pensano solo ad arricchirsi facendo impoverire i lavoratori e le classi popolari e anche i piccoli artigiani, commercianti e lavoratori delle professioni, costretti a chiudere.
Proprio per questo continueremo a lavorare per rompere la gabbia dell’Unione Europea e a dire:

FUORI DA UNIONE EUROPEA E EURO PER IL SOCIALISMO!