Sicilia, il taglio dei vitalizi è una farsa: assegni ridotti solo del 9%

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Torniamo a parlare dei maxi sprechi della Regione Sicilia, ma purtroppo non per dare la tanto attesa notizia del taglio ai vitalizi. O meglio, il taglio ci sarà, ma è una fasra. La Sicilia, infatti, taglierà solo del 9% i vitalizi dei suoi consiglieri regionali. Il disegno di legge prevede il ricalcolo dei vitalizi in base al contributivo e un taglio lineare del 12%, che si ridurrà al 9% sulla base dei parametri approvati dalla Conferenza Stato-Regioni.

E questa sarebbe la sforbiciata? Una barzelletta praticamente, che sta irritando i sicliani e soprattutto chi da anni sta conducendo questa battaglia. Alla Camera e al Senato, ad esempio, il taglio è arrivato anche al 60% dell’assegno. Se in Sicilia sono fermi al 9…

Il Movimento 5 stelle ha fatto subito sentire la sua voce contro questa condotta della regione Sicilia: “All’Ars sui vitalizi siamo alla farsa. Il ddl proposto da Pd e Forza Italia è una truffa per i siciliani. Il taglio prospettato è ridicolo e addirittura previsto solo per tre anni. Praticamente un’enorme presa in giro”, dicono le deputate Jose Marano e Angela Foti in un intervento riportato dal Fatto Quotidiano.

“Oltre a essere gli ultimi siamo anche i peggiori, visto che tutte le altre regioni hanno già recepito la norma statale e hanno tagliato con percentuali anche importanti. Qui, invece, si è usata la limetta per le unghie, un classico quando ci sono in ballo i privilegi dei deputati”.

“La proposta messa ora in discussione prevede un doppio adeguamento al sistema contributivo previsto per i dipendenti della pubblica amministrazione, e, tirate le somme, manterrà i tanto odiati privilegi per gli ex deputati. Non solo, il testo esclude interventi sulle reversibilità, cosa che francamente è inaccettabile”.

Per Foti e Marano il testo di Pd e Forza Italia “non solo è notevolmente al di sotto della media dei tagli delle altre regioni italiane, ma non ci mette al riparo dai tagli dei trasferimenti statali”.

Al momento, quindi, La Sicilia, insieme al Trentito Alto Adige, è l’unica regione a non essersi uniformata alle decisioni della Conferenza Stato-regioni. Il Fatto ricorda anche che se l’isola non dovesse varare alcun taglio agli assegni rischierebbe una riduzione dei trasferimenti da Roma per circa 70 milioni di euro.