Siete Favorevoli al blocco delle auto?

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Tante opinioni contrastanti, spunta anche l’idea delle targhe alterne

Di Ermanno Eandi

TORINO – Siamo giunti all’allarme viola, il massimo dell’allerta per l’inquinamento atmosferico, da oggi non possono circolare tutti i diesel euro 5 e questo penalizza 2 milioni di veicoli. Da quasi un mese non piove e il pm 10 che rivela le polveri sottili è in super allerta.

Abbiamo provato a chiedere ai residenti del nostro Borgo cosa pensano del blocco delle auto: i pareri sono discordanti, alcuni favorevoli e altri contrari dubbiosi.

La domanda che abbiamo posto era questa: siete favorevoli al blocco dei diesel? Che cosa fareste per migliorare l’atmosfera?

I favorevoli

Favorevolissima è Monica di Flower Power, che aggiunge “si dovrebbe continuare ad oltranza, bisogna potenziare e favorire le biciclette e bagnare le strade”, le due proprietarie del Bar La Hacienda affermano “è una cosa giusta, ma sarebbe importante tenere d’occhio anche i riscaldamenti”, “dobbiamo migliorare l’aria che respiriamo perché è pessima” sostiene lo stilista Vintrici, Girardi Teresa ambulante di abbigliamento “ anche se è tutto un insieme di fattori, ritengo giusto fare qualcosa, quindi sì al blocco” , “Bisogna difendere l’ambiente, quindi è giusto bloccare chi lo danneggia” dice Alessandro Spinoglio de Il mondo delle spezie

I favorevoli con riserva

“Io giro in bici… comunque dovrebbero fare una cosa mirata non tutti i diesel sono così inquinanti.” dice la Caffetteria Rampone, “Sarei stata favorevole se avessi visto dei risultati, invece siamo passati dall’allarme rosso al viola, quindi ho dei seri dubbi” sostiene un passante, “io ho un’auto a benzina quindi sono tranquillo – sostiene Oreste Soria, del locale Gavte la nata – ma terrei d’occhio i pullman che girano tutto il giorno e inquinano tanto, dovrebbero essere elettrificati”. “Fanno tutto quello che vogliono, tranne quello che serve alla gente, invece delle auto devono incrementare i trasporti pubblici” dice Elena Perosino di Via Gioberti, “Voglio fare una precisazione – sottolinea Alfredo Orto, il presidente dell’Associazione Commercianti di Borgo San Secondo- la colpa non è dei comuni, perché è una direttiva della comunità europea che devono applicare, detto questo visto che i blocchi precedenti non hanno influito positivamente sulla diminuzione delle polveri sottili, anzi sono aumentate, quindi ritengo che il vero problema è il riscaldamento degli edifici e la confermazione territoriale della nostra città”

I contrari

“Inutile! Invece di bloccare le auto, 8 ore di riscaldamento anziché 13” affermano i proprietari del Bar Retrò, contrarissimi ma con una proposta interessante i coniugi di Bramardi Cioccolato “Anziché bloccare tutto dovrebbero almeno fare la circolazione a targhe alterne”, “Inutile e futile. I riscaldamenti centralizzati sono il vero problema” dice Roberta di Adiura Torino, quasi tutti gli ambulanti del mercato sono arrabbiatissimi “buona parte delle auto ormai sono di nuova immatricolazione, invece di bloccare le auto vadano a controllare le caldaie…solo d’inverno inquinano le macchine? Non ha senso, per noi serve a poco o a niente”, e aggiungono “se adesso l’inquinamento è insostenibile cosa respiravamo negli anni settanta, sono preoccupato per il passato”, “Il problema dell’inquinamento non sono le auto, ma sono le caldaie obsolete e termosifoni tenuti troppo alti” ricorda Carlo Ranieri della Tabaccheria di Via San Secondo, “Bisogna essere molto attenti a bloccare il traffico– afferma Alessandro Morano, dell’omonimo Colorificio, – è inutile e dannoso per il commercio, io sto aspettando della merce da circa un mese e non possono consegnarmela, bisogna pensare anche a chi lavora”

Gli Architetti

Anche gli architetti analizzano il problema, infatti Massimo de Salvia afferma “In inverno ci sono le caldaie e in estate no, quindi secondo voi la colpa è delle auto?” , “non è assolutamente determinante, sono le caldaie il vero problema” dice Laura Porporato, “sono procedimenti di emergenza in situazioni di emergenza, non si possono dare dei giudizi affrettati, il vero problema è che questa situazione è seriale e ripetuta, quindi non servono gli interventi spot ma bisogna programmare adeguatamente sia a medio che e a lungo termine” sostiene Massimo Giuntoli, il Presidente dell’Ordine.