SMOG E CORONAVIRUS

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Davanti ai dati che ci sono stati presentati questa mattina in Commissione Salute e Ambiente dal professor Leonardo Setti dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, crediamo che la Regione non possa più continuare a girarsi dall’altra parte quando si parla di correlazione tra smog e diffusione del Coronavirus. Bisogna che la politica prenda atto delle evidenze emerse anche oggi e metta in campo scelte lungimiranti per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Come ribadito anche in questa occasione credo che sia ormai assodato come una maggiore concentrazione di #smog nell’aria nei mesi scorsi abbia favorito in modo netto la diffusione del #Coronavirus, soprattutto nell’area del Bacino Padano. Si tratta di un dato che non può più essere ignorato così come ha fatto fino a questo momento l’assessore Priolo. Se è vero che il rischio di infezione aumenta quando la concentrazione di PM10 nell’aria è alta per più di quattro giorni consecutivi, allora questo deve far suonare più di un campanello d’allarme.

⭕️ 🚗 Ecco perché bisognerebbe in primo luogo rivedere i meccanismi che regolano i blocchi del traffico, una misura che si è sempre dimostrata insufficiente per far fronte al miglioramento della qualità dell’aria e che rischia di esserlo ancora di più nell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. In questo senso il rinvio al 2021 del blocco dei diesel Euro 4 di certo non è una buona notizia ma 𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐡𝐚 𝐢𝐥 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞, 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢.
Noi, come abbiamo sempre sostenuto, siamo disponibili a dialogare e a fare la nostra parte. In questi mesi abbiamo messo sul piatto decine di proposte, al momento tutte però rigettate. Adesso, alla luce di quando ribadito anche oggi in Commissione, l’auspicio è che l’assessore Priolo torni sui propri passi e riveda le sue posizioni, per il bene esclusivo dei cittadini.